Raimo poliziottoDopo Eliana Frontini ecco che, spulciando su Facebook, ci si imbatte in un altro cattivo maestro. Lo scrittore Christian Raimo, assessore alla cultura al III Municipio e docente di Storia e Filosofia in aspettativa, ha dato il “meglio” di sé con alcuni post alquanto discutibili sulla vicenda del carabiniere ucciso dai due ragazzi statunitensi. Raimo, che nel 2004 aveva firmato l’appello per la liberazione di Cesare Battisti e che pochi mesi fa aveva confermato il suo sostegno all’ex terrorista dei Pac, in questi giorni è riuscito a derubricare a “cazzata gigantesca” le 11 coltellate che sono state inferte al vice-brigabiere Mario Cerciello Rega.

Il 28 luglio, Raimo, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, descrive così l’assassino del carabiniere di Somma Vesuviana ucciso appena tre giorni prima: “Un ragazzino di diciott’anni, viziato, testa di cazzo, per perdere il controllo nell’ultima sera di vacanza, forse per paura, per rabbia, per fare il grosso con l’amico, vilmente, sotto botta probabilmente, fa una cazzata spaventosa, infame e gigantesca che distrugge una famiglia e rovina anche la sua vita per sempre. Se non pensiamo che la pena abbia una funzione rieducativa per una persona del genere, allora per chi?”. Tradotto: l’assassino del carabiniere, pur essendo maggiorenne e quindi non solo in grado di votare alle Presidenziali americane e scegliere il capo di Stato più potente del mondo (tanto per dire, una robetta da niente…) sarebbe solo un idiota che, sotto l’effetto della droga, ha perso il controllo di sé e ha fatto una cazzata. Pare dunque scontato rimarcare il fatto che il post di Raimo è stato subissato di commenti tutt’altro che lusinghieri. Ci sarebbe da inorridire solo per questo ma non è finita qui.

 da rassegnaitalia.info