max cacciariMassimo Cacciari boccia il governo istituzionale. "Un accordo Pd-M5S oggi sarebbe una sciagura, una iattura", dice il filosofo a Circo Massimo, su Radio Capital, "bisognava da subito lavorare per un dialogo con il Movimento, non per un'intesa di governo ma per un dialogo politico, cioè creare le condizioni per cui all'esplosione della crisi tra Lega e 5 stelle ci sarebbe stata sul campo la possibilità di qualcosa di politicamente serio. Quando ha fatto le primarie, Zingaretti lo ha detto e poi non ha fatto nulla".

La scissione nei dem sembra ormai a un passo, e il filosofo la vede di buon occhio: "Evviva, evviva, evviva, evviva. Sono sei anni che vado avanti a dire che in Italia c'è il divorzio e non è necessario andare avanti fino all'uxoricidio. Certo è", riflette, "che adesso è una scissione tra poveracci. Se ci fosse stata cinque anni fa, Renzi avrebbe potuto lavorare efficacemente nell'area berlusconiana, ancora esistente, e gli altri avrebbero ottenuto nei confronti dei Cinque Stelle e adesso invece del 20% avrebbero il 35". E il M5S? "Si presenteranno senza Di Maio, quel poveretto, quello sciaguratello lì, lo manderanno a casa", dice Cacciari, "si presenteranno con Conte, che ha fatto una figura più che decente, qualche voto lo prenderanno ancora".

Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto da repubblica.it