diabolik 2Il Questore di Roma Carmine Esposito non ha intenzione di indietreggiare. La famiglia di Fabrizio Piscitelli resta sulla propria posizione. Ed ecco che la fase di stallo attorno ai funerali di Diabolik, simbolo gli Irriducibili laziali assassinato il 7 agosto scorso al Parco degli Acquedotti, sta creando non pochi malumori e fermento tra le frange ultras di tutta Italia.  Già perché Diablo, così come lo chiamavano, era considerato un punto di riferimento nel mondo del tifo organizzato, uno che (insieme al resto della Curva Nord) tra gli anni ottanta e novanta ha cambiato la mentalità delle curve. Un innovatore, per qualcuno. Ecco perché in lutto non ci sono solo i laziali, ma chi fa della mentalità ultras un credo. 

 

Omaggi degli ultras per Diabolik

In via Amulio, sede degli Irriducibili, gli omaggi non si contano più. "Per te, uomo, ultras. Onore", recita l'iscrizione sopra la grande corona invita dai Nuclei armati bianconeri (Nab), appena sotto ecco annodate le sciarpe degli altri gruppi ultras della Juve, 'Fighters' Tradizione', 'Antichi valori', 'Viking'. 

L'omaggio della tifoseria bianconera svetta tra le decine di corone inviate. C'è la maglietta dei romanisti di 'Insurrezione giallorossa' ripiegata su un cuscino di rose attorniata dai lumini e dalla foto di 'Diablo' agiati sul marciapiede. "Ciao ultras", si legge sui fiori inviati dai 'Wild Caos' dell'Atalanta, una tra le tifoserie storicamente rivali dei laziali.

Eppure in questi casi gli ultras sanno andare oltre i colori e le ideologie politiche. Poi c'è il cuscino e la sciarpa degli amici dei 'Blood&Honour Varese'. Insomma, il messaggio è chiaro: le curve sono con Diablo. 

Mancato accordo per il funerale di Diabolik

Ecco perché molti vedono come troppo audaci le forzature del Questore di Roma che ha imposto funerali privati per Piscitelli per "motivi di ordine pubblico". Sicurezza che, nei prossimi week end, potrebbe essere messa a rischio vista la ripresa del campionato di Serie A e l'imminente derby della Capitale con Lazio e Roma che si affronteranno all'Olimpico il 1 settembre. 

Il braccio di ferro in atto tra la Questura e la famiglia Piscitelli anche ieri non ha visto una soluzione. I parenti, che in precedenza avevano proposto di celebrare le esequie alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, hanno ipotizzato la parrocchia del Divino Amore.

Altro niet, però, dal Questore che ha rilanciato indicando la chiesa di Tor Vergata, quella vicino l'obitorio dove resta la salma di Diabolik evitando, di fatto, anche lo spostamento del corpo. Anche in questo caso nessun accordo. 

E così è stato notificato un nuovo provvedimento di divieto di funerali pubblici generico, senza indicazione di data.

La nuova ordinanza del Questore di Roma

La questura di Roma ribadisce "il divieto di celebrazione del funerale di Fabrizio Piscitelli in forma pubblica e solenne", si legge nella seconda ordinanza. 

Il questore di Roma prescrive anche "al direttore sanitario del Policlinico universitario Tor Vergata di voler informare preventivamente l'autorità di pubblica sicurezza in ordine all'avvio, da parte dei familiari, ovvero dell'agenzia di onoranze funebri incaricata, delle procedure funzionali alla presa in consegna della salma del Piscitelli".

La famiglia di Diabolik, che stigmatizza ogni forma di violenza legata al cognome di Piscitelli, ribadisce tuttavia l'intento di continuare per le vie legali ma ora c'è il timore che gruppi di tifosi organizzati o i così detti 'cani sciolti' vogliano far pagare a qualcuno che indossi la divisa quello che, dal loro punto di vista, è un sopruso. 

D'altronde Angela Piscitelli, sorella di Diabolik, aveva ammonito: "Non possiamo davvero rispondere di schegge impazzite. Per questo invitiamo il Questore a una riflessione ancora più ampia". 

da https://www.romatoday.it