nuovo partito e la scissione nel PdL'ex premier a Circo Massimo su Radio Capital. Verini: "Sarebbe una grave perdita". Nardella: "Divisi siamo più deboli". Malpezzi: "C'è un governo che deve lavorare". Morani: "Io resto nel partito". Giachetti si dimette dalla Direzione nazionale. Nel giorno che si concluderà con l'annuncio dell'addio al Pd di Matteo Renzi (che formerà nuovi gruppi parlamentari e un nuovo partito) il Pd è stato a lungo in fibrillazione, nel tentativo di fermare la diaspora dei renziani. Da Letta a Verini, da Nardella a Morani. Dopo gli appelli all'unità del segretario dem Nicola Zingaretti e del ministro della Cultura Enrico Franceschini, anche tra gli stessi renziani molti nel Pd avevano chiesto a Matteo Renzi di scongiurare una scissione all'interno del partito. 

Ma il senatore di Rignano era deciso, ha chiamato Conte anticipando l'uscita e confermando il sostegno al governo e poi, in un'intervista esclusiva a Repubblica, ha spiegato le sue ragioni.

https://www.repubblica.it/