capture 004 20092019 194437Il governo sembra già scricchiolare, e il caso delle elezioni in Umbria altro non fa che minare i già fragili equilibri della maggioranza giallorossa. Dopo aver accettato un "Patto Civico", entrambe le parti, M5s e Pd, non sono ancora soddisfatte. A versare benzina sul fuoco è lo stesso Luigi Di Maio che prende le distanze dal Pd e annuncia l'assoluta necessità di tagliare i parlamentari entro le prime settimane di ottobre. In caso contrario l'alleanza potrebbe sfumare, svanire, evaporare a tempo record.Non solo, a poche ore di distanza il capo politico grillino lancia una proposta: candidare in Umbria la sindaca di Assisi, nonché presidente in regione del M5s, Stefania Proietti. Proprio su questo nome sono chiamati gli iscritti al Movimento a votare su Roussea fino alle 19 di venerdì 20 settembre.

Una chiara frecciatina ai dem, quasi una provocazione, che hanno invece delineato Andrea Fora, giovane leader della Confcooperative locale, come papabile concorrente delle elezioni. Questo, dunque, il terreno su cui si giocherà la difficile partita. Sul fronte Pd le reazioni alla proposta della Proietti non tardano ad arrivare. Reazioni negative. Per esempio, si dice "sorpreso" Walter Verini, il commissario Pd dell'Umbria, che in una nota afferma: "Sorprendono le parole di Luigi Di Maio di questa mattina. Da giorni, in accordo con il partito nazionale, attendiamo una risposta seria su una candidatura civico-sociale da tempo in campo, a prescindere dal Pd: quella di Andrea Fora. Il quale, davanti ad eventuali intese su profili di alto spessore, aveva dato e darebbe piena disponibilità ad aiutare queste soluzioni. Noi lavoriamo per unire e non per dividere un campo largo che può essere vincente".

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