Bologna 1921 Manifestazione dei Fasci italiani di CombattimentoUn centinaio di ex combattenti, in prevalenza repubblicani, anarco-sindacalisti e nazionalisti, si riuniscono nella sede della Lega latina della Gioventù, in via Barberia n. 4, per costituire il Fascio di combattimento bolognese. Tra i fondatori vi sono Pietro Nenni, Cesare Tumidei, Leandro Arpinati e i fratelli Guido e Mario Bergamo. A rappresentare la direzione del movimento milanese, interviene l'ex capitano degli Arditi Ferruccio Vecchi, che pochi giorni dopo guiderà la spedizione punitiva contro "L'Avanti". 

Il programma politico è piuttosto generico - "Né coi bolscevichi, né coi monarchici, ma per la rivoluzione e la Costituente" - frutto di una faticosa mediazione tra anime molto diverse. Guidato inizialmente da Dino Zanetti, il Fascio ha soprattutto il compito di organizzare squadre armate per proteggere gli oratori e le sedi dei partiti avversari dei socialisti.

Approfondimenti:

  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 95
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 123-126
  • Mirco Carrattieri, Le forze politiche di fronte al 1917, in: Grande guerra e fronte interno. La svolta del 1917 in Emilia-Romagna, a cura di Carlo De Maria, Bologna, Pendragon, 2018, p. 110
  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, pp. 21-23
  • Mimmo Franzinelli, Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei fasci italiani di combattimento, Milano, Mondadori, 2019
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista. 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 60 sgg.
  • Dino Grandi, Il mio paese. Ricordi autobiografici, a cura di Renzo De Felice, Bologna, Il mulino, 1985, p. 120
  • Fiorenza Musiani Tarozzi, Il primo e il secondo "fascio di combattimento" di Bologna nelle carte dell'archivio riservato del gabinetto di prefettura, 1919-1922, Bologna, Deputazione di Storia patria, 1972
  • Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 399
  • Nazario Sauro Onofri, La grande guerra nella citta rossa. Socialismo e reazione a Bologna dal 1914 al 1918, con una lettera autocritica di Pietro Nenni, Milano, Edizioni del Gallo, 1966
  • Nazario Sauro Onofri, La Strage di Palazzo d'Accursio. Origine e nascita del fascismo bolognese, 1919-1920, Milano, Feltrinelli, 1980, p. 14
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, pp. 51-52
  • Fiorenza Tarozzi, Dal primo al secondo fascio di combattimento: note sulle origini del fascismo a Bologna (1919-1920), in Bologna, 1920. Le origini del fascismo, a cura di Luciano Casali, Bologna, Cappelli, 1982, p. 93 sgg.

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