capture 005 12102019 093024Il corto respiro della politica economica italiana non è sfuggito al Fmi. E un sinistro avvertimento è stato inviato a Conte e Gualtieri. La politica fiscale del Conte bis non è credibile.  In paesi “come l’Italia, il forte legame fra banche e debito sovrano potrebbe avere ripercussioni sulla fiducia”.  E “portare a tensioni sui mercati finanziari. Nel caso in cui la credibilità delle politiche fiscali a medio termine venga messa in discussione”.  Questo  monito del Fmi è contenuto in un rapporto sulle prospettive crescita nei paesi del G-20.

E c’è di peggio: non abbiamo margini per politiche espansive. L’Italia  è una di quelle economie che ha “poco o nessuno spazio fiscale”. La “sentenza” del Fmi mette i brividi. “L’Italia condivide l’assenza di margini di bilancio con Argentina, Brasile, India e Sudafrica”. I trionfalisti nostrani sono avvertiti.

 

L’analisi del Fmi evidenzia anche per il nostro paese “le rigidità strutturali nel mercato del lavoro” che rendono difficile anche il recupero del reddito per chi viene escluso, con un aumento delle diseguaglianze. Per la maggior parte delle economie più avanzate, peraltro, “le riforme del prodotto e del mercato del lavoro rimangono essenziali”, aggiunge l’Fmi che auspica l’eliminazione – in Italia, ma anche in Francia, Germania e Giappone – di regolamenti eccessivamente restrittivi, anche per i servizi professionali. Per il nostro paese, infine, il Fmi rinnova l’invito a sanare i bilanci e ad aumentare l’efficienza del settore bancario. Austerità,  austerità e ancora austerità. Non ci sono margini di crescita. Non è una condizione a lungo sostenibile. L’Italia entrerebbe in una spirale recessiva dalla quale non uscirebbe tanto facilmente. E il commissariamento della Trojka diventerebbe inevitabile. I poteri forti ci stanno avvertendo del piattino in arrivo?

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