Il reddito di cittadinanza cambia in base al coniuge del Movimento 5 Stelle. Pare evidente come l'asse con il Partito democratico faccia ben sperare gli immigrati, che da settembre hanno iniziato a credere davvero che lo Stato darà loro un sussidio. Proprio quel Pd da sempre contrario al Rdc ora si è messo una benda sugli occhi e tifa per tale provvedimento per dargli un taglio di sinistra: raggiungere più persone che arrivano in Italia.

La riforma voluta dai grillini era stata digerita forzatamente dalla Lega, che però aveva preteso dei paletti rigidi per limitare il numero di stranieri beneficiati: gli extraeuropei devono farsi rilasciare dal proprio Stato di origine un documento che certifichi la composizione del loro nucleo familiare, il reddito e il patrimonio, traducendolo e facendolo convalidare dal consolato.

Ma sulla base dei dati dell'Inps scatta l'insurrezione: "solo" 53.971 famiglie extracomunitarie residenti in Italia hanno avuto regolarmente accesso al reddito o alla pensione di cittadinanza, si tratta del 5,6% su un totale di 960.007 beneficiati. Al vaglio del governo dunque vi è l'ipotesi di rendere meno robusti i criteri per ricevere il reddito di cittadinanza. Tuttavia non dovrebbe cambiare il requisito che limita la concessione del sussidio a chi risiede da dieci anni nel nostro Paese, valido anche per i cittadini italiani.

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