capture 018 17102019 103943Siamo nel salottino rosso di Lilli Gruber, a Otto e Mezzo su La7. Nella puntata di mercoledì 16 ottobre, il giorno successivo al varo, ovviamente si parla della manovra del governo M5s-Pd. Roberto Speranza la difende a spada tratta, Massimo Giannini la definisce "timida" ma non la boccia. Poi c'è Alessandro Sallusti. E la Gruber, un poco stupita, chiede come mai Il Giornale abbia parlato di "manovra da incubo" e come mai Sallusti sostenga che l'esecutivo "odia chi ce la fa", inteso come il ceto medio, il più colpito. E Sallusti ha gioco facile nel risponderle: "Più che una sensazione, l'aumento delle tasse è una certezza - premette -. Al netto della sterilizzazione dell'Iva, ci sono 12,5 miliardi in più di tasse compensati da 3 miliardi mal contati di cuneo fiscale e da qualcosa sul super-ticket sanitario.

Aumentano le tasse di un paese che ha già un'imposizione fiscale tra le più alte d'Europa", sottolinea il direttore. Dunque Sallusti aggiunge: "La manovra mette tutto in carico alle partita Iva e al ceto medio: sarà un caso che oggi nessuno esulta? Nessuna categoria, nessun gruppo sociale". E la Gruber ha ben poco per replicare.

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