capture 021 17102019 112408“Vorrei ricordare a Laura Boldrini, che nelle carceri italiane non esistono e non lavorano ‘guardie’ ma donne e uomini appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria. Da lei, come da tutti, ci aspettiamo il dovuto rispetto. E vorrei chiederle se per lei è normale che un ispettore di Polizia penitenziaria, come avvenuto nel carcere di San Gimignano, debba subire una ferita, conseguenza delle intemperanze di un detenuto nordafricano, e rimediare 12 punti di sutura perché non aveva nulla con cui difendersi, come ad esempio il taser. Boldrini, non siamo carne da macello!”. Lo dichiara in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

E questo dopo avere ascoltato alcune dichiarazioni della parlamentare della Boldrini alla Camera. E ciò in relazione una interrogazione parlamentare. “Iniziative, anche normative, in merito all’improprio uso da parte di terzi di divise e simboli appartenenti alle forze dell’ordine. Anche in considerazione dei recenti episodi occorsi presso gli istituti penitenziari di Spoleto e San Gimignano”

www.secoloditalia.it