capture 030 17102019 230510L'ultima mossa di Veronica Lario, poco prima che il tribunale di Milano decidesse, con decreto ingiuntivo, di pignorare i suoi beni nel contesto della causa con Silvio Berlusconi. Ultima mossa svelata da Italia Oggi, che dà conto di come lo scorso 30 settembre, a Missaglia, "davanti al notaio Francesco Brini si è presentata Monica Limonta, amministratore unico de Il Poggio, per siglare l'affitto del ramo d'azienda che riguarda l'attività di ostello per la gioventù iniziata a palazzo Borromini di Segrate, immobile di proprietà", scrive il quotidiano.

Dunque sottolinea come l'affittuario sia la società Midue, che ha sede al medesimo indirizzo legale a Milano de Il Poggio e che ne detiene il 20%, mentre il controllo - con l'80% - è della Cosmo srl, a sua volta controllata da Equitago, la cui proprietà è detenuta fiduciariamente dalla Spafid e il cui 100% è in pegno a Intesa Sanpaolo. L'affitto del ramo d'azienda, per sei anni, è stato stabilito a 315mila euro per il primo anno, 441 mila euro per il secondo e terzo, e 630 mila euro per ciascuno degli ultimi tre anni.

 

La decisione del tribunale di Milano è arrivata dopo che la Corte di cassazione aveva stabilito che Berlusconi non dovesse più provvedere al mantenimento dell'ex moglie, di fatto confermando quella che fu la sentenza d'appello del 2017, che cancellò l'assegno mensile da 1,4 milioni al mese che fu calcolato dal tribunale di Monza nel 2013.

E ancora, prosegue Italia Oggi, Il Poggio nel 2018, vendendo un palazzo a Milano, aveva registrato una plusvalenza di 1,2 milioni e il primo utile dopo anni di perdite. La società della Lario, infatti - che ha immobili per un patrimonio pari a 34 milioni di euro - ha chiuso il bilancio con un mini profitto di 295 mila euro andato a parziale copertura delle perdite di oltre 6,3 milioni accumulate negli anni precedenti. Oltre a palazzo Borromini in carico a 7,6 milioni, l'asset immobiliare più importante è palazzo Canova, sito a Milano 2 all'interno del complesso immobiliare denominato Centro direzionale Milano 2, e in carico a 33,9 milioni e fu comprato dalla Lario nel 2009 grazie a un mutuo di 34 milioni concesso dalla Banca Popolare di Sondrio, conclude Italia Oggi.

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