capture 042 20102019 122339L'opposizione dentro la maggioranza sulla manovra è "un guaio serio". Da un lato, scrive Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno, "si è creato l'asse Renzi-Di Maio che vuole smontare la manovra e rivedere gran parte delle norme controverse (e Conte ovviamente si rifiuta). Dall'altro un asse Conte-Zingaretti per contenere gli assalti del giovane ex premier che oggi alla Leopolda battezza il suo movimento". In questo scenario, continua il direttore di Porta a porta, "il Convitato di Pietra" è Matteo Salvini. Il leader della Lega, infatti, da piazza San Giovanni a Roma, vuole "dare lo sfratto alle maggioranze pro tempore".

Rivela poi un clamoroso dietro le quinte dopo lo scontro storico a Porta a porta tra i due Matteo, "Renzi e Salvini si sono salutati con molta cordialità. Hanno infatti l'obiettivo comune di mandare a casa il presidente del consiglio. Salvini per andare ad elezioni, Renzi per eliminare un pericoloso concorrente come candidato premier. Renzi non vuole votare: è ancora troppo debole e tenta Di Maio con l'esca di palazzo Chigi al posto di Conte".Occhio però, perché "Zingaretti non è sciocco. Se Renzi facesse cadere il governo, chiamerebbe lui le elezioni con Conte candidato premier. I casi della vita: Di Maio impose Conte a Zingaretti che ora lo difende anche dalle insidie di Di Maio". 

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