Le Iene prostituzione omosessualeUnar sta per «Ufficio anti-discriminazioni razziali». All’interno del Dipartimento Pari opportunità della presidenza del consiglio, si occupa di promuovere la «parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni» razziali, etniche e sessuali con campagne di comunicazione e adottando progetti «in collaborazione con le associazioni no profit». Nel mirino della iena Filippo Roma è finito un finanziamento di 55mila euro ad un’associazione di «promozione sociale» dietro cui, secondo la trasmissione televisiva, si nasconderebbe il business del sesso gay a pagamento. Ecco il testo del servizio che andrà in onda stasera su Italia 1.

Con che criteri l’Unar sceglie le associazioni da accreditare e finanziare con migliaia di euro? Il suddetto ufficio del governo ha come compito quello di contrastare le discriminazioni su razza o sesso e a tal fine gestisce anche denaro proveniente dai contribuenti.

 

Accreditate nel registro dell’Unar si annoverano alcune associazioni molto conosciute come Amnesty International, Unicef, Croce Rossa Italiana, Comunità di Sant’Egidio. In questo elenco, però, compaiono anche associazioni poco o per niente note. Una di queste, con l’ultimo bando assegnato qualche settimana fa, si è aggiudicata circa 55.000 euro. Di cosa si tratta?
Proprio su questa associazione un segnalatore, che ha preferito tenere nascosta la propria identità, ha fatto avere a Filippo Roma le seguenti dichiarazioni.

Segnalatore: In realtà questi circoli non sono altro che dei locali con ingresso a pagamento, dove si incontrano persone gay per fare sesso, a volte anche questo a pagamento.
Iena: Quindi tu ci stai dicendo che in questi circoli si fa sesso e pure a pagamento?
Segnalatore: Sì, perché si tratta di un’associazione di imprenditori del mercato del sesso gay. Si nascondono dietro l’etichetta di associazioni di promozione sociale. Le stesse che dovrebbero avere come mission quella di aiutare le persone, ma in realtà, il loro unico scopo è quello di fare soldi senza pagare le tasse.
Iena: In che modo?
Segnalatore: Sfruttando la denominazione di associazione a cui sono concesse delle agevolazioni. Se si trattasse di un locale commerciale dovrebbero pagare le tasse sull’ingresso, sulle bibite, su tutto ciò che viene venduto, compresi i massaggi. E dovrebbero anche comprarsi una licenza. Alle associazioni invece, non è richiesto niente di tutto questo, proprio perché l’attività principale dovrebbe essere senza fini di lucro. Basta andare sui siti di quei posti per capire che cosa offrono.
Iena: Che cosa sono le dark room? (ndr, sul sito di uno di questi circoli tra i servizi offerti vengono citate le «dark room»).
Segnalatore: Sono delle stanze buie dove la gente entra vestita, nuda, per fare sesso con chi capita, senza guardarsi in faccia. Là dentro succede di tutto, molto spesso senza nemmeno usare protezioni. Ti puoi immaginare i rischi per le malattie.
Quello che trovo assurdo è che un’associazione come questa, con circoli, saune, centri massaggi, dark room, ma soprattutto dove si pratica la prostituzione, possa aver vinto un bando della Presidenza del Consiglio, soldi pubblici.
Iena: Chi è che si prostituisce?
Segnalatore: Normalmente lo fanno i massaggiatori. Finito il massaggio chiedono esplicitamente al cliente se vuole andare oltre, con qualche servizietto extra a pagamento. Esistono dei veri e propri listini, ogni cosa ha il suo prezzo.
Iena: Normalmente quanti clienti si fanno fare il massaggio extra?
Segnalatore: Quasi tutti quelli che chiedono il massaggio lo fanno per avere prestazioni sessuali, altrimenti andrebbero in qualsiasi altro centro che costa anche di meno.
Iena: Ma come è possibile che alla Presidenza del Consiglio non si accorgano di queste cose?
Segnalatore: Effettivamente è strano. È ancora più strano che il direttore dell’Unar, l’ufficio che distribuisce i finanziamenti, sia associato a uno di questi circoli.

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dall'articolo di liberoquotidiano.it   

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