capture 076 26102019 095408Nuovo colpo di scena nella tragica vicenda di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma in un tentativo di rapina. La droga non c'entra, spiega l'avvocato della famiglia del 24enne romano, smentendo così l'ipotesi fatta circolare nelle ultime ore di un presunto "regolamento di conti" tra la vittima e i suoi due killer."La famiglia di Luca ha dato l'ok per l'espianto degli organi che sono stati donati - riferisce l'avvocato Domenico Pavone -. L'espianto è stato regolarizzato dall'ospedale con esami clinici e tossicologicamente negativi a qualsiasi uso di stupefacenti, quindi la salute del ragazzo era perfetta e non faceva uso di stupefacenti. Chiediamo il rispetto del lutto della famiglia, in quanto sua il padre che la madre sono distrutti. Per il resto ci rimettiamo a inquirenti e investigatori, in attesa che ci venga dato l'ok per i funerali". "La mamma di Luca - ha concluso il legale - non riesce nemmeno a parlare, ho letto della mamma di uno dei fermati che lo ha denunciato. La sua, certo, è una iniziativa lodevole".



Anche la fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk, esclude categoricamente che si sia trattato di un omicidio legato a questioni di droga. "Noi eravamo lì per tenere d'occhio il fratellino che era al pub - ha spiegato al giovane ucraina intervistata dal Tg1 -. Luca non è quello che dicono, Luca è l'amore, è solo questo. Non ci sono altre parole per definirlo, ha dato tanto amore, l'ha ricevuto e lo riceverà in continuo, sarà sempre con noi".

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