capture 011 27102019 161354Polizia, divise in rivolta. E ne hanno ben donde. Così, dopo essere scesi in piazza Montecitorio col tricolore per chiedere rispetto. Dopo aver incassato accuse e demonizzazioni da parte dell’opinione pubblica. Indifferenza e trascuratezza da parte del governo. Insulti e aggressioni quotidiane inferte da detenuti e malviventi, le forze dell’ordine passano all’attacco. E denunciano malessere professionale e malcontento umano, in nome dei quali chiedono al governo di essere tenuti almeno nella «giusta considerazione».

 

Polizia, divise in rivolta: l’attacco al governo Conte

E allora, dopo la grande rivendicazione di piazza dei giorni scorsi, ora si passa all’attacco mirato. Al governo: reo di aver tagliato risorse e finanziamenti su molte voci. E nel migliore dei casi, di aver ridotto la spesa tagliuzzando qua e là. Così, al dramma dell’omicidio di due colleghi freddati nell’esercizio delle loro funzioni – solo un ultimo, terribile caso – si aggiunge adesso anche la beffa di una legge di bilancio in cui si è pensato a tutto: dalla sugar tax alle pene per gli evasori. Davvero a tutto. Tranne che a trovare risorse basilari per le forze dell’ordine. Tanto che il Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia), federato col Mosap, sul sito di competenza ha denunciato carenze contrattuali, ammanchi, tagli: Voce per voce. Lamentando insoddisfazione professionale e umana.

di Prisca Righetti per www.secoloditalia.it