capture 023 28102019 104822Calenda ne ha per tutti: "Ormai in questo paese non si può più parlare di elezioni per paura di far vincere Salvini, basta!"

Carlo Calenda ha solo parole di fuoco per Virginia Raggi e condanna con forza qualsiasi tentativo del Pd di riavvicinarsi alla sindaca di Roma: "Altro che secondo mandato" ha detto Calenda in un'intervista a Repubblica, "il peggior sindaco della storia di Roma dovrebbe dimettersi subito. Sostenere il contrario, come ha fatto Zingaretti, è molto grave. La scusa che deve restare sennò vince Salvini è assurda. Ormai in questo Paese non si può più fare un'elezione. Basta!"


"L'apertura a Raggi - insiste - è l'abdicazione a svolgere un ruolo autonomo rispetto all'M5S" e Zingaretti "che da governatore del Lazio è stato con me al tavolo per Roma e ha visto la totale inconsistenza di Raggi, aveva il dovere di fare una cosa sola: invitare la sindaca ad andarsene subito e chiedere come ho fatto io di commissariare la città" perché, argomenta Calenda, "Roma andrebbe governata da un manager e da una giunta tecnica che hanno le competenze per gestire risorse e poteri straordinari".
E non solo la Raggi, Calenda ribadisce la critica alla eventuale alleanza Pd-M5S: "Ormai siamo al paradosso per cui Zingaretti apre a un'alleanza strutturale e Di Maio gli risponde picche. (...) Se continua così all'inizio dell'anno prossimo il Pd sarà al 15%". E Matteo Renzi? "Renzi è quello che si è comportato peggio. Prima dice 'mai con i 5s' e poi ci fa l'accordo di governo. 'Mai la scissione' e poi la fa. Non è più credibile". Si candiderà lei sindaco di Roma? "Tanti sarebbero contenti così mi levano di torno. Ma adesso sono impegnato a costruire un grande polo liberaldemocratico opposto a un polo sovranista a guida Salvini e a un polo populista a guida Di Maio".

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