capture 088 31102019 102700Le dure accuse all'Europa sembrano acqua passata. Ora Matteo Salvini fa l'occhiolino alla Cdu. Merito, in parte, anche di quella unione di centrodestra con Silvio Berlusconi, che gli potrà assicurare contati privilegiati con il Ppe. A testimoniare il cambio di rotta sono gli stessi leghisti: "Noi ormai afferma un ex ministro del Carroccio siamo la nuova Dc. Il fatto di sfiorare il 40%, di raccogliere il voto dei poveri, dei ricchi, di imprenditori e lavoratori è il segno che ogni categoria guarda alla Lega come un partito che garantisce tutti".

Non solo, un grande segnale di apertura è stato dato da Giancarlo Giorgetti che ha battezzato Mario Draghi, presidente uscente della Bce, "una risorsa della Repubblica". Tanto, si suppone, da diventare il possibile successore di Sergio Mattarella. Le aperture di Salvini riguardano anche gli affari interni. La Lega ha infatti aperto le braccia ai dissidenti grillini. "Al momento - dicono - si tratta solo di contatti", ma riuscire a tirare a sé diversi parlamentari può ribaltare le sorti di un governo tanto scomodo e già agli sgoccioli. Per ora l'attesa è solo una: le regionali in Emilia, là dove si gioca tutta la partita. 

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