capture 049 11112019 223932Durante la trasmissione “Mezz’ora in più” esplode una polemica tutta interna ai sindacati con la Cisl che attacca a muso duro Maurizio Landini

Nessun pluralismo dall’Annunziata. È questo l'attacco che arriva dalla Cisl. La bomba dell’ex Ilva di Taranto, esplosa sotto traccia mesi (se non anni) fa, sta facendo bagnare di pioggia acida tutta la penisola.Tutti sono in cerca di risposte. Dai lavoratori al governo, presi a sberle dalla nuova compagnia che doveva rilevare tutto, il colosso ArcelorMittal. Che poi in realtà si è dimostrata pronta, anzi prontissima a scaricarci. Passando per i sindacati che negli ultimi giorni hanno iniziato a dare di matto sulla crisi delle crisi industriali.

 

Ospite di oggi da Lucia Annunziata, su Rai3, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Porta avanti le sue idee. E la conduttrice gli permette di spiegarle al meglio. “Bisogna far cambiare idea a Mittal: l’Italia deve continuare a produrre acciaio e lo deve fare senza fare morire nessuno”, afferma il segretario durante in “Mezz’ora in piu”. “Se si fanno degli accordi, addirittura in presenza del governo, non ci può essere uno che si alza la mattina e spiega che non valgono più. Questo è inaccettabile”. “Se vogliono cambiare l’accordo sull’ex Ilva fatto un anno fa - aggiunge Landini - devono passare su di noi, ci vuole un nuovo accordo sindacale”.

Il leader della Cgil continua: “Mittal a noi lavoratori, che abbiamo firmato l’accordo, non ci ha ancora detto nulla. Non siamo ancora stati capaci di incontrarlo”. Sulla vicenda ex Ilva, dice ancora Landini: “È utile che ci sia un ingresso dello Stato nella società. Che ci sia un ruolo dello Stato che indichi quali siano i settori strategici e io credo sia normale. Se l’acciaio in questo Paese è un settore strategico, credo si debbano prendere iniziative per mantenerlo. Il mercato, da solo, questa crisi non la risolve”.

In studio nella puntata di oggi, a fare da pubblico, una sessantina di lavoratori coinvolti nelle crisi industriali al momento in atto nella penisola italica. Presenti un folto gruppo di operai dell’ex Ilva, alcuni dipendenti di Alitalia, Conad e Treofan, fino a una delegazione di indiani sikh che lavora come braccianti. Ma a fare notizia in questa domenica pomeriggio di novembre è una polemica tutta sindacale che esplode a margine della puntata. Viene condotta a colpi di social.

Oggi in “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata ancora una volta solo la posizione della Cgil. Da Rai3 nessun rispetto per il pluralismo sindacale. Il servizio pubblico lo pagano i cittadini italiani anche di diverso orientamento che hanno tutto il diritto di conoscere tutte le posizioni sindacali e politiche. Ora basta”, scrive la Cisl sul suo profilo Twitter nazionale. Poi la risposta a colpi di tweet: “Dispiace che la Cisl abbia seguito poco attentamente la trasmissione, perché non solo erano in sala anche lavoratori Cisl e Uil, ma hanno anche preso la parola", risponde la Cgil sempre a mezzo tweet. La polemica resta aperta.