capture 091 19112019 184756Sergio Mattarella non è contento dell'attività politica del premier Conte. E con la convocazione dei sindacati al Quirinale, lo ha ampiamente dimostrato, scrive La Stampa in edicola martedì 19 novembre. In base al galateo istituzionale, non è compito del presidente additare la strada al capo del governo. Rappresenterebbe un' invasione di campo. Ma è evidente che Landini, Barbagallo e Furlan non sono andati a parlare al presidente della Repubblica di massimi sistemi, ed è altrettanto chiaro che gli hanno chiesto aiuto sull'Ilva, a nome di 20mila lavoratori dal futuro incerto.Se il presidente ha accettato di ascoltarli senza trincerarsi dietro un formalissimo "rivolgetevi a Palazzo Chigi", scrive Ugo Magri, è perché ha compreso di essere diventato l'estrema risorsa per tutta quella gente.

Chi conosce bene Mattarella, lo raccontava nei giorni scorsi sempre più preoccupato e spazientito e mentre i sindacalisti varcavano il portone del Quirinale, negli stessi attimi Palazzo Chigi annunciava l'incontro di venerdì prossimo tra "l'avvocato del popolo" e i vertici di Mittal: una coincidenza tutt'altro che casuale.

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