Era il novembre del 2018 quando, dopo l'estate in cui era crollato il Ponte Morandi, Danilo Toninelli prometteva: "Dal primo gennaio parte l'agenzia delle Infrastrutture". Il progetto prevedeva la creazione di un'agenzia con 300 giovani ingegneri che avrebbero controllato strade e piloni a rischio crollo. Risultato? Controlli mai fatti. E di tempo ne ha avuto, dato che il governo in cui era ministro delle Infrastrutture ha proseguito la sua azione fino ad agosto 2019. E di questa mancanza, Agorà ne chiede conto direttamente a Toninelli: "Verosimilmente, gli ingegneri che controllano i piloni sulle strade, quando li vedremo operativi?". Ma lui ovviamente scarica il barile: "Dovete chiederlo al direttore dell'Agenzia che deve far partire i bandi per le assunzioni. Non ha voluto farlo perché riteneva fosse necessario terminare l'iter amministrativo. Ma ci vogliono mesi".

Dunque il grillino viene incalzato: "Lei avrebbe potuto rimuovere il dirigente". La risposta? Una non-risposta: "Si può fare attraverso una procedura inversa, con un nuovo dpr, ma che senso aveva se questo signore era in scadenza? Io inoltre ho sempre sperato che riempisse l'agenzia di ingegneri", conclude Toninelli.

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