capture 328 11122019 103658Zingaretti come Stalin. Questo il singolare j’accuse partito dalla deputata dem Enza Bruno Bossio. La bordata, come spiega Il Giornale sul suo sito, è arrivata al segretario di Largo del Nazareno. Ed è bufera sulla esponente del Pd. La quale ha formalizzato la sua critica nero su bianco in un post sui social.

«Zingaretti è come Stalin», j’accuse della Pd Bossio al segretario dem

L’attacco è partito dopo il commissariamento delle Federazioni di Cosenza e Crotone. «Nelle scorse settimane aveva accusato Gratteri di interferire nelle candidature del partito», aggiunge per completezza dell’informazione il quotidiano diretto da Sallusti. A scatenare la furia della parlamentare calabrese la scelta di Zingaretti di commissariare le federazioni provinciali di Cosenza e Crotone. I due segretari di riferimento locali, infatti, Luigi Guglielmelli e Gino Murgi, risulterebbero, e non da ieriin linea con le posizioni del governatore “dissidente” Mario Oliverio.

Il quale ha manifestato l’intenzione di ricandidarsi alla presidenza, nonostante il Pd abbia già scelto di puntare sulla corsa del “Re del tonno”, l’imprenditore Pippo Callipo. A quanto si apprende infatti da fonti della segreteria nazionale Pd, nei giorni scorsi, con parere favorevole unanime della Commissione nazionale di garanzia, il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha commissariato le federazioni del partito di Cosenza e di Crotone. Il commissario di Cosenza è Marco Miccoli, componente della segreteria nazionale. Il commissario indicato a Crotone è Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza.

Un danno all’immagine del Pd?

Per correttezza e completezza dell’informazione, Il Giornale riporta anche le dichiarazioni in merito di Zingaretti, a giudizio del quale «la scelta di Guglielmelli e Murgi di “rendere pubblico il dissenso sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione” e “l’esplicita volontà di non rispettare le decisioni assunte dagli organi che ne hanno la responsabilità, con l’esplicito intento di delegittimare le scelte compiute, ha senza dubbio causato un danno di immagine al Partito democratico». Che, va detto, in questo momento è bombardato di segnalazioni e eccezioni. Fronde partitiche interne e criticità politiche. Per non parlare dei consensi elettorali che vedono il Pd al 18,7%, in calo rispetto a due mesi fa (quando era al 19,1). Con intenzioni di voto saccheggiate anche dalle sardine.

Il post della discordia, l’appello ai buonisti dem…

Apriti cielo. La reazione della Bossio indirizzata a Zingaretti non si fa attendere. Ed esplode in tutta la sua furia polemica in un post su Facebook. All’interno del quale la deputata ha messo all’indice le «motivazioni staliniste» che hanno portato alla “discutibile” – a sua detta – scelta del commissariamento. Una reazione furibonda che l’ha indotta addirittura a scomodare la similitudine con la Russia sovietica dei “bei tempi” comunisti… E allora: «Anche per Solženicyn usarono le stesse parole per rinchiuderlo nei gulag: dissenso. Zingaretti=Stalin», interloquisce via social la deputata Pd. Poi la conclusione che Il giornale definisce «provocatoria». «A proposito, il segretario di Federazione di Cosenza è un giovane under 40, Luigi Guglielmelli. E il segretario della Federazione di Crotone è l’ex sindaco di Melissa, Gino Murgi. Quello che ha soccorso personalmente i migranti naufraghi. Pericolosi sovversivi da punire con le purghe». Che, letto in controluce, va decodificato con un appello ai buonisti dem di sempre…

www.secoloditalia.it