capture 345 11122019 164157Una preghiera per Matteo Salvini. Anzi un vero e proprio Rosario. Recitato da un gruppo di persone davanti all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Torino. L’iniziativa è stata presa dal gruppo “I Cinque sassi”. E l’occasione è stata la ripresa del processo in cui il leader della Lega è imputato di vilipendio alla magistratura. Il processo a Salvini riguarda alcune dichiarazioni, ritenute offensive, a margine dell’inchiesta sulle spese pazze dei politici in Liguria, pronunciate il 14 febbraio 2016, quando era un europarlamentare. A differenza di quanto previsto in un primo momento, Salvini non era presente all’udienza. Ma l’iniziativa si è tenuta ugualmente. «Noi siamo fieri di lui e del lavoro che sta facendo per l’Italia e gli italiani». La promotrice, Angela Ciconte, (GUARDA il video del Corriere) ha anche raccontato di avere incontrato Salvini. L’incontro è avvenuto sabato sera alla presentazione di un libro e di avere ottenuto il suo “via libera”.

 

“I Cinque Sassi” con Salvini

E poi ancora: «Sappiamo – ha spiegato – che lui prega come preghiamo noi. Ma non ci saremmo mai permessi di fare qualcosa senza il suo consenso». Quanto al movimento delle sardine, che questa sera manifesteranno a Torino, Ciconte ha precisato: «Noi al massimo siamo i salmoni che vanno controcorrente verso la sorgente della vita».

Il leader della Lega del resto non ha mai nascosto la sua devozione per la Madonna e per il Rosario. L’estate scorsa in uno dei passaggi più duri del discorso del premier Giuseppe Conte al Senato, aveva baciato ripetutamente un Rosario bianco. «La preghiera dà fastidio», ha anche aggiunto Ciconte  in risposta a qualche contestatore che parlava addirittura di bestemmia.

di Giorgia Castelli per www.secoloditalia.it