capture 094 18122019 150810Vauro riesce anche a sporcare il Natale. Non ci stupisce. Ma almeno poteva risparmiare le piccole vittime della follia ideologica di Bibbiano. Nell’ultima vignetta pubblicata su Left è rappresentato uno strano presepe. San Giuseppe con il volto che assomiglia a Matteo Salvini. La Madonna con il volto che assomiglia a Giorgia Meloni. E in mezzo Gesù Bambino che dice: «Mi sa che quest’anno chiedo asilo politico a Bibbiano». Vauro ha pensato di prendere evidentemente tre piccioni con una fava. Attaccare la Meloni. Attaccare Salvini. E attaccare tutti coloro che hanno scoperchiato la botola degli orrori piddini di Bibbiano. Un vero pacco natalizio per i suoi beceri ammiratori. Ma un “pacco” tout court per tutti. Ammiratori e detrattori. Perché certi argomenti sarebbe meglio lasciarli perdere. Sarebbe meglio lasciare fuori l’infanzia che soffre dalla satira più scomposta.

 

Indignata la reazione della Meloni. Che distrugge Vauro con post. «La satira è sempre legittima e sacrosanta. Ma tentare di ridicolizzare uno scandalo che ha rovinato la vita di tanti genitori e bambini, per il semplice gusto di attaccarmi, è veramente qualcosa di ripugnante. Che pena».Il fatto è che Vauro in certi casi offre il peggio di sé. Il vgnetista  si butta a pesce tutte le volte che ha l’opportunità di sporcare i sentimenti più sacri e più profondi di tanti italiani. La dissacrazione è la sua  vera vocazione . Le sue vignette producono normalmente solo un sogghigno. O, nella migliore delle ipotesi, una risata scomposta. Sono le reazioni più consone ai suoi sostenitori e fan. Gente che evidentemente non conosce la differenza che passa tra ironia e sporcizia. Tra lo scherzare e l’infangare. Tra l’allegria sana e l’euforia malata. La sinistra, al dunque, non sa né sorridere né irridere. Sa solo ridere in modo sguaiato. Si merita proprio Vauro. E tutta la schiera dei tristi disegnatori dalla matita intina nel fiele.

di Ezio Miles  per www.secoloditalia.it