capture 115 30122019 145919Colpire Lorenzo Fioramonti per educare gli altri leaderini. Alessandro Sallusti, sul Giornale, parte dallo scissionista M5s, demolendolo in un paio di righe: "Starebbe per fondare un nuovo partito, quello dei gretini (da non confondere con un altro nome, simile, che non inizia con la lettera g ma con la c)". E ancora: "Si chiamerà Eco e punterà a salvare il mondo, un obiettivo un po' ambizioso per chi voleva salvare la scuola tassando le merendine e non ce l'ha fatta". Ma il discorso si allarga presto a tutti gli altri nuovi soggetti politici di Matteo Renzi, Carlo Calenda, Giovanni Toti, Mara Carfagna. "Avanti così ci saranno più partiti che parlamentari. Messi tutti insieme questi neonati faticano, secondo i sondaggi, a raggiungere il 5% dell'elettorato ma pazienza, non servono per vincere qualcosa ma per fare esistere i loro fondatori nel grande gioco della politica e nell'immaginario collettivo". La lezione di Forza Italia, disgregata da delfini e addii, non ha insegnato nulla, insomma.

"Non ricordo una sola scissione che abbia premiato lo scissionista", ammonisce Sallusti, perché "i partitini fai da te sono la tomba di chi li crea ma anche il cancro che uccide il corpo da cui si generano". 

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