clandestini vanno arrestatiNuove raccomandazioni della Ue agli stati membri e gli 007 italiani temono i "lupi solitari" attivi a Roma. La buona notizia è che l'Isis perde territorio e il 2017 potrebbe essere l'anno della sua sconfitta militare.  La cattiva, è che per l'Europa e l'Italia il rischio di attentati terroristici è sempre più concreto, legato a «lupi solitari» che si autoradicalizzano in casa, usando manuali on line ed ai foreign fighters, che rientrano ben addestrati dopo aver militato nelle fila del Califfato. Non è rassicurante la Relazione annuale al parlamento dei Servizi di informazione e sicurezza, presentata ieri a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal direttore del Dis, Alessandro Pansa.

Nel focus sulla «Jihad in Europa», dice che il «tema dominante si è confermato quello dell'attesa della conquista di Roma, motivata anche dal ruolo assunto dal nostro Paese nella lotta internazionale al terrorismo e nella stabilizzazione delle aree di crisi, prima fra tutte la Libia».

L'Italia e la capitale sono nel mirino, lo dimostrano le immagini simboliche nella «pressante campagna intimidatoria della pubblicistica jihadista», con alcuni dei nostri più importanti monumenti e con figure di grande rilievo, come il Papa.

Segnali inquietanti vengono dalle carceri, dove «l'esultanza manifestata da diversi detenuti dopo gli attentati di Bruxelles e Nizza» dimostra un risentimento così forte da poter spingere verso il terrorismo, una volta uscite. Ma la radicalizzazione, dice la relazione, è anche legata all'«influenza negativa esercitata in alcuni centri di aggregazione da predicatori radicali o da altri personaggi dotati di una certa autorevolezza all'interno della comunità, soprattutto nei confronti di giovani privi di adeguata formazione religiosa che potrebbero essere indotti a una visione conflittuale nei confronti dell'Occidente, foriera di derive violente». Mentre la relazione dei nostri 007 disegna questo quadro arrivano da Bruxelles le anticipazioni della nuova raccomandazione Ue agli Stati membri, attesa per mercoledì, dopo l'esame del collegio dei commissari. L'input è «detenere» i migranti destinati ai rimpatri, aumentare le risorse per favorire i ritorni volontari e tagliare le procedure burocratiche nazionali per accelerare le politiche necessarie a riportarli in patria.

dall'articolo di    per ilgiornale.it

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