capture 071 06012020 185243Lucia Annunziata, in un durissimo editoriale sull'Huffington Post, affonda Luigi Di Maio: "Se questo fosse un Paese normale, e il nostro fosse un governo efficiente, e i capi dei partiti fossero responsabili, come pure ripetono di essere, oggi noi discuteremmo delle possibili dimissioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Questione non di punizione, per carità, ma di opportunità e sicurezza". C'è infatti un evento di cui nessuno parla: "Il segretario di Stato Mike Pompeo, poche ore dopo l'assassinio del generale Qassam Soleimani, ha parlato, per spiegare le ragioni americane, con i ministri degli Esteri di diversi paesi alleati, europei inclusi. Ma ha escluso l'Italia". Una "omissione", attacca Annunziata, che "appare come una scelta gravissima, qualcosa che somiglia a un incidente politico", è "inspiegabile perché un alleato dell’importanza dell’Italia non sia stato contattato neanche informalmente - neanche Palazzo Chigi - né sia stato considerato nelle ore e nel giorno successivo". Ragiona la Annunziata che non può trattarsi di una "svista – queste telefonate sono accuratamente preparate, persino nell'ordine in cui vengono fatte.

Se non è una svista, sarà frutto di un incidente diplomatico occorso con gli Usa, di cui non sappiamo molto? In un caso del genere avremmo comunque avuto almeno un segnale dagli Usa". Insomma, conclude, "è inutile girarci intorno. Il capo politico dei 5 stelle non è preparato per la Farnesina che, del resto, come ben si sa, è stata chiesta per lui dal Movimento 5 stelle per rafforzare il suo ruolo politico. La politica estera è una specializzazione e Di Maio non ha avuto né il tempo, né forse la vocazione, per specializzarsi". 

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