"Un raid vigliacco, pericoloso e stupido". Così Alessandro Di Battista, ex deputato M5s, commenta l'operazione militare ordinata dal presidente americano Donald Trump che ha portato all'uccisione a Baghdad del generale iraniano Qassem Soleimani, uno degli uomini più potenti del regime di Teheran e considerato dal Pentagono il responsabile di molte operazioni anti-americane in Iraq e nel Medio Oriente in generale.   "Quello a Baghdad è un raid vigliacco perché i droni sono vigliacchi. È un raid pericoloso perché il Medioriente è una polveriera. È un raid stupido perché ricompatterà l'opinione pubblica iraniana a sostegno del governo di Teheran", scrive su Facebook Di Battista, che tra pochi giorni partirà proprio per l'Iran, dove vivrà per due mesi per realizzare un reportage giornalistico. "Sono passati 17 anni dall'inizio della Seconda guerra del Golfo. I droni vengono telecomandati a distanza, la morte arriva dall'alto apparentemente invisibile e silenziosa - ha aggiunto l'esponente M5s -. Gli interessi politici restano prioritari rispetto al diritto internazionale e alla ricerca della pace. Il governo italiano lavori per il dialogo con l'Iran - continua l'ex onorevole grillino, che molti indicano come possibile nuovo capo del Movimento -. In Iran ci sono leggi diverse dalle nostre, si vive in modo diverso ma l'Iran non ha mai rappresentato una minaccia per il nostro paese al contrario, prima delle sanzioni, imposte all'Europa da Washington, l'Iran era un paese fondamentale per la nostra economia e per le nostre imprese". Parole che rischiano di mettere in imbarazzo proprio Di Maio, collega di partito con cui Dibba è entrato in frizione aperta per la cacciata di Paragone dal M5s e "incidentalmente" anche ministro degli Esteri. Chissà se avrà il coraggio di spiegare la posizione dell'anti-americano Di Battista all'ambasciatore Usa a Roma.


Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, l'uccisione del generale iraniano Soleimani in un raid americano

da tv.liberoquotidiano.it