capture 068 13012020 104013Un cartello con la scritta “Basta a Salvini e a questa destra orribile” è apparso in un corridoio dell’Università di Firenze (qui l’immagine) sulla porta dell’ufficio di un docente. Lo denuncia il deputato Daniele Belotti, capogruppo della Lega in Commissione Istruzione della Camera e commissario regionale leghista in Toscana. All’ingresso dello studio del professor Antonio Villanacci, docente di metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie, è stato fotografato un foglio A4 con la scritta contro il leader del Carroccio. “Il foglio – spiega Belotti – riporta uno stralcio di un articolo de ‘Il Manifesto‘ in cui si lanciano pesanti accuse a Salvini. Tra cui di ‘voler eliminare gli avversari politici’, ‘odia i diversi’, ‘porterebbe a zero i diritti civili conquistati negli ultimi 50 anni’ e altre amenità simili”.Non è il primo episodio di offese pubbliche, non censurate dalla sinistra.


Le lezioni di odio all’Università di Firenze

“Nessuno vieta a un docente di avere delle idee politiche – sostiene il deputato leghista – ma è normale che si utilizzi la porta del proprio ufficio come una bacheca di Rifondazione Comunista? Ma un docente che vuole esternare in modo così palese il suo viscerale odio verso una parte politica. Siamo sicuri che possa essere imparziale nel giudicare un suo studente che, magari, simpatizza per Salvini?”

“Spero veramente – sottolinea Belotti – che possa trattarsi di uno scherzo, altrimenti sarebbe un episodio davvero grave, di chiara istigazione all’odio politico. In tal caso, è utile ricordare all’esimio docente che i tempi delle ‘okkupazioni’ violente delle università da parte della sinistra sono fortunatamente finite. Anche se resiste ancora qualche nostalgico dei fumi dei lacrimogeni all’esterno degli atenei”.

“Comunque, per avere chiarimenti ed eventuali provvedimenti disciplinari su questo episodio di intolleranza politica ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Università Gaetano Manfredi”, conclude il deputato leghista.

di Leo Malaspina per www.secoloditalia.it