capture 012 17012020 173806In Calabria è esploso il caso relativo a Marco Petrini, presidente della terza sezione civile della Corte d'appello di Catanzaro e della Commissione provinciale tributaria. Secondo l'accusa il magistrato avrebbe venduto la propria funzione per aggiustare processi, sentenze e concorsi: in cambio non solo soldi, ma anche prestazioni sessuali che sarebbero state concesse da alcune avvocatesse per avere il giudice dalla loro parte. Petrini è stato arrestato insieme ad altre sei persone: tutti sono indagati per corruzione in atti giudiziari e, per alcuni di essi, è stata contestata l'aggravante del metodo mafioso.Franco Bechis su Il Tempo fa però notare un dettaglio non da poco: "Petrini non aveva molta presenza pubblica, quindi tutti i giornali hanno pubblicato una sua immagine tratta da un unico evento di cui fu protagonista. Si trattava della presentazione di un libro a Lamezia Terme. L'immagine è però tagliata, perché allargandola appare un altro personaggio, quel Nicola Gratteri che è il mito della giustizia in Calabria".

Ovviamente il Procuratore di Catanzaro non c'entra nulla con lo scandalo di soldi e sesso, ma per Bechis quella foto era "una notizia, perché fa capire di quale fiducia godeva Petrini nell'ambiente, era riuscito ad ingannare anche le persone con le quali lavorava fianco a fianco. Aver censurato quella foto - chiosa Bechis - è stato un cattivo servizio all'informazione".

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