capture 093 28012020 100418Il leader della Lega: «Per la prima volta in 70 anni in Emilia Romagna c’è stata partita. È stata una cavalcata emozionante»

Matteo Salvini ci mette la faccia. Ancora i risultati non sono stabilizzati (Tutti i dati) ma a mezzanotte lui scende lo stesso di fronte a telecamere e taccuini. Il discorso, però, è già quello di chi sa di aver perso: «Non mi sento sconfitto, si vince e si perde. Ma se perdo sono ugualmente felice, anzi: lavoro il doppio. Dovranno aspettare i prossimi vent’anni per vedermi stanco».Eppure, la sconfitta pesa. Difficile avere dubbi se si sono passati gli ultimi venti giorni su è giù per l’Emilia-Romagna, poco nei capoluoghi e moltissimo nei paesi che non hanno mai visto, dalle loro parti, una celebrity. È uno dei «non segreti» di Matteo Salvini: il farsi vedere e toccare dove mai era passato qualcuno di noto ha un valore che va al di là delle posizioni politiche.

 

Di certo, per quella che ha sempre considerato la madre di tutte le battaglie, Salvini non si è risparmiato: oltre 150 comizi a perdifiato in una ventina di giorni, battendo la regione palmo a palmo. Tutti, con l’inevitabile finale dei selfie («Volete una foto? Salite da destra, la destra è la parte giusta») per un’ora, un’ora e mezza ogni volta. Possibile che l’Emilia abbia deluso così il leader leghista che era convinto di essere entrato nel cuore dei suoi abitanti?

Lui prova a metterla in positivo: «Quella in Emilia-Romagna è stata una cavalcata eccezionale, emozionante e commovente, sono orgoglioso di aver incontrato le persone uscendo dai social». E rivendica comunque il risultato: «Avere una partita aperta è già questa una emozione: che dopo settant’anni ci sia stata una partita, è già questa una emozione». E in ogni caso, e lo dice «per certi radical chic», «quando il popolo si esprime ha sempre ragione. Io non dirò mai, come fa qualcuno, che la gente non capisce niente a seconda di come vota». Insomma: «Chi vincerà, si chiami Lucia o si chiami Stefano avrà meritato».

di Marco Cremonesi  per www.corriere.it