Due casi confermati, uno sospetto: questo il bilancio del coronavirus in Italia. Almeno fino a quando, in conferenza stampa, ha parlato Emanuele Nicastri, medico dell'Ospedale Spallanzani di Roma, il centro di trasferimento nazionale per le malattie infettive in cui sono contratti i due cittadini cinesi che hanno contratto l'infezione. Ma non solo, allo Spallanzani sono stati trasferiti anche gli altri casi sospetti. E sono parecchi.

"Sono ricoverati nel nostro istituto anche dodici pazienti provenienti da zone diverse della Cina interessati all’epidemia, con sintomi respiratori modesti, e sono sottoposti al test per il Coronavirus - ha rivelato Nicastri -. Altri nove sono stati isolati e già dimessi dopo risultato negativo. Altri venti soggetti asintomatici, che risultano essere stati contatti primari della coppia con l’infezione, sono attualmente in osservazione presso la nostra struttura". Insomma, cifre cospicue quelle snocciolate da Nicastri: un totale di 32 persone sotto osservazione.

Sulla prima coppia che ha ufficialmente contratto il coronavirus, il medico ha spiegato che lei, 65 anni, è in condizioni cliniche discrete. "Il marito - ha sottolineato Nicastri -, di 66 anni, ha condizioni discrete con interessamento polmonare più pronunciato". E ancora, tornando ai primi due pazienti positivi, è stato spiegato ceh "da quanto emerso, durante il soggiorno la coppia di pazienti ha limitato gli spostamenti dentro l’hotel e indossato delle mascherine". Lo ha spiegato, nel corso della medesima conferenza stampa, l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato.

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