capture 201 06022020 161114Dopo le polemiche scatenate dalla partecipazione della prezzemolina palestinese, definita da Di Pietro “gnocca senza cervello”, i vertici della Rai hanno annunciato il suo sarà un “discorso relativo alla violenza sulle donne”. Lei, islamica. E già farebbe ridere così.

C’è poi l’esoso cachet. Venticinquemila euro per una botta di parole e via:

Ma non basta. Il discorso che farà, scrive Gian Paolo Serino sul blog di Nicola Porro, sembra come minimo contraddittorio, visti i suoi trascorsi con il produttore hollywoodiano sotto processo in questi giorni per stupri e violenze verso le attrici protagoniste dei suoi film. Da cui è nato il demenziale movimento #MeToo.

 

Una foto che risale al 2010 per il red carpet del film Miral a New York, prodotto proprio da Weinstein, diretto da Julian Schnabel (allora compagno della Jebreal, che se li sceglie sempre ricchi) e tratto dal romanzo della Jebreal La strada dei fiori di Miral. Ora: è vero che uno più uno non fa sempre due, ma dalle tante testimonianze uscite nello scandalo Weinstein l’unico fatto certo è che “tutti nell’ambiente sapevano delle sue pressioni e inclinazioni al corteggiamento sessuale spinto”.

Tra l’altro è nota l’idiosincrasia tra Porro e la Jebreal:

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