capture 356 16022020 204201CITTA’ DEL VATICANO. – Papa Francesco ha incontrato a Casa Santa Marta l’ex Presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva. Si è parlato di “un mondo più giusto e fraterno”, ha fatto sapere lo stesso Lula in un tweet in cui ha postato anche un paio di foto con il pontefice sorridente e mentre benedice il politico brasiliano.Grande riserbo invece su questo incontro, durato circa un’ora, da parte del Vaticano perché considerato strettamente privato e informale. Dopo aver visto il Papa, momento centrale del suo viaggio a Roma, Lula è andato alla sede della Cgil.

Ha incontrato tra gli altri Nicola Zingaretti. “Guardare negli occhi ogni persona. Affrontare i problemi senza paura, senza scorciatoie della destra estrema che indica i nemici e poi fa crollare l’economia. Bellissima conversazione con Lula, uno straordinario protagonista delle battaglie per combattere disuguaglianze”, ha commentato il leader del Pd.

 

Abbraccio anche con i politici di Articolo Uno, Massimo D’Alema e il ministro della Salute Roberto Speranza. “Bellissimo incontro con Lula. La sua lotta per la libertà e la democrazia in Brasile è la nostra lotta”, hanno sottolineato.

Per Lula questo viaggio a Roma costituisce il suo primo spostamento all’estero da quando, lo scorso 8 novembre, è stato scarcerato dopo 580 giorni di carcere, perché il Supremo Tribunale Federale ha modificato la sua giurisprudenza, rendendo esecutive le pene di carcere solo dopo l’esaurimento dei possibili ricorsi processuali.

Il teologo brasiliano Leonardo Boff, parlando dal Brasile, ha detto che l’incontro fra Papa Francesco e l’ex presidente Lula è “un incontro fra due carismatici, due leader riconosciuti a livello mondiale”. Francesco e Lula, ha dichiarato Boff, amico personale dell’ex presidente brasiliano e uno degli inspiratori della teologia della liberazione, “hanno in comune le stesse proposte, e ambedue respingono questo modello mondiale che crea così tanta povertà, aggredisce la natura ed è essenzialmente anti-vita”.

Il teologo, che è stato uno degli esperti consultati dal Papa per la redazione della sua enciclica “Laudato si”, che è stata al centro anche dei lavori del recente Sinodo sull’Amazzonia, loda Lula per quanto fatto durante i suoi due mandati presidenziali, dal 2003 al 2011, sottolineando che “è riuscito a ridurre la diseguaglianza in Brasile”.

Un rapporto, quello tra il Papa e l’ex sindacalista diventato presidente, ben diverso da quello con l’attuale guida in Brasile Jair Bolsonaro. Interrogato dai giornalisti sul documento “Cara Amazzonia”, pubblicato da Papa Francesco, Bolsonaro ha commentato: “Papa Francesco ha detto che l’Amazzonia è sua, è di tutto il mondo, e io in quel momento ero riunito con l’ambasciatore argentino: il Papa è argentino, ma Dio resta brasiliano”.

L’ultima delle battute ostili nei confronti del pontefice, dopo la contrarietà espressa pubblicamente per avere indetto lo scorso ottobre il Sinodo sull’Amazzonia. Amazzonia che Bolsonaro non considera patrimonio dell’umanità ma essenzialmente questione interna al Brasile.

(di Manuela Tulli/ANSA) per https://voce.com.ve