logo1Cosa spinge un gruppo di giovani a lasciare un sicuro posto di lavoro seduti dietro una scrivania di un ufficio a Milano ed affrontare una sfida difficile, impegnativa e fuori dai generis come l'allevamento delle lumache?

E' un connubio di cose: l'amore per le tradizioni familiari, per l'agricoltura, per il riassaporare antichi sapori perduti, per la genuinità e perchè no, anche per un moto di sfida verso coloro che poca fiducia hanno nei confronti delle giovani generazioni definiti solo bamboccioni e buoni a nulla.

chisiamo agricolagizziAl Salone del Turismo Rurale e del Prodotto Tipico, recentemente svoltosi a Roma, quello che maggiormente incuriosito e fatto piacere il gran numero di giovani che si sono spinti verso questo settore creando fattorie didattiche, allevamenti innovativi, l'import-export di prodotti di nicchia come lo zafferano, cooperative che puntano alla qualità, alla genuinità, alla tipicità di prodotti che appartengono solo ed esclusivamente all'Italia.

Il nostro viaggio inizia a Prossedi, una piccola cittadina medievale del Lazio, situata tra le due provincie di Latina e Frosinone. Su una superficie di circa cinquemila metri quadrati Andrea Gizzi e la sua compagna Pamela Cordaro, con l'aiuto della famiglia hanno creato un'azienda elicicola dove vengono allevate tre tipi di chiocciole: la Helix Aspersa Muller, nelle varietà Zigrinata o Maruzza e la Eobania Vermiculata, detta anche Rigatella.

lumacaIl sistema di allevamento utilizzato è quello a “ciclo completo all'aperto”, che consiste nell'allevare le lumache in appositi recinti con pascolo al naturale e integrato con erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea in modo tale da poter ricreare quello che è il loro habitat naturale e allo stesso tempo riuscire a conferire i connotati distintivi nel gusto delle carni.

Interessante anche la realizzazione strutturale dell'impianto che abbatte i costi (ben 30% complessivi) attraverso l'utilizzo dei teli di pacciamatura, che evitano la crescita di erbacce e tramite un efficiente sistema di irrigazione che necessita solo della manutenzione ordinaria. Ne consegue, in totale, un abbattimento delle ore di lavoro da parte dell'uomo del ben del 50%. Il ciclo produttivo inizia a febbraio con la lavorazione del terreno per la semina delle colture necessarie all'alimentazione delle lumache e termina a dicembre con la raccolta delle chiocciole. Il tutto, inutile dirlo, senza l'utilizzo di alcun prodotto industriale sia verso le piante che verso le lumache.

lumaca quanto mi costiA questo punto le chiocciole vengono stoccate a bassa temperatura dove vanno in naturale letargo, così come accade durante la stagione invernale. Tante le iniziative e le idee messe in campo dai ragazzi non ultima quella di rinnovare la conoscenza della cucina tradizionale italiana a base di lumache con l'ausilio di rinomati chef capaci di inventare nuovi piatti a base di lumaca e di risploverare le vecchie tradizionali ricette culinarie della tradizione italiana.

 

Salvatore Alù per Redazione Italia.it 

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