capture 179 17032020 134611Senatore Salvini, ad agosto le è andata bene. Meglio essere all' opposizione in tempi di coronavirus?
«A me piace essere in prima linea, e lo sono, visto che siamo al governo della Regione più colpita, e visto che comunque sono in uno spirito del tutto collaborativo con il governo. Stante l' emergenza, beninteso».

Quindi non si sente un leone in gabbia?
«Un po' sì, perché non posso fare tutto quello che vorrei. Per esempio, andare a Bergamo, terra leghista per eccellenza, la provincia più colpita».

 

Si poteva evitare la decimazione di Bergamo?
«Le ripeto, non sono in vena polemica. Ma non mi spiego perché il governo non abbia concesso la zona rossa ad Alzano e Nembro, come chiesto dalla Lombardia. Penso che quel diniego abbia causato diverse morti evitabili».

In Lombardia c' è aria di ribellione...
«Lo definirei piuttosto istinto di conservazione. La Regione vuol costruire un ospedale d' emergenza in centro a Milano, una risposta forte e rassicurante al virus, ma il governo le fa dei problemi. Trovo che chiamare Bertolaso per realizzarlo non sia una ribellione ma una scelta inevitabile. Mi lasci anche dire che è pazzesca la polemica di M5S contro gli assessori Caparini e Gallera. In questo momento bisogna difendere l' interesse dei cittadini, non perdersi in vergognose diatribe politiche».

È scoppiato anche il caso mascherine...
«Passi che non ci siano per tutta la popolazione, ma almeno per i medici andrebbero trovate. E anche per chi è costretto a lavorare. È nell' interesse di tutti».

Forse a Roma c' è scarsa considerazione delle indicazioni di Lombardia e Veneto perché sono regioni a guida leghista...
«La decisione del governo di ignorare il suggerimento di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina, errore gravissimo, la attribuisco all' ignoranza più che al pregiudizio. Poi certo, non posso non dire che qualche problema di coordinamento dal centro si vede».

Che lezione dobbiamo trarre dal coronavirus?
«Quando usciremo da questa situazione dovranno cambiare molte cose. Le istituzioni, come le persone, si valutano nelle difficoltà. Il potere centrale ha vacillato mentre le Regioni hanno risposto bene. E non solo Lombardia e Veneto, anche il governatore campano De Luca ha capito subito la gravità della situazione e preso provvedimenti giusti. Significa che le nostre richieste di maggiore autonomia dei territori, e mi riferisco anche ai Comuni, erano giuste».

Chi ha toppato invece?
«Le confesso che quando ho sentito il presidente Mattarella attaccare la Ue mi sono commosso. Mi auguro che tutti abbiano capito che non possiamo andare avanti a chiedere il permesso di assumere medici o poliziotti a un' istituzione che, nel momento del bisogno, anziché aiutarci, ci massacra».

Ravvisa miopia o accanimento nel comportamento della Ue?
«La Lagarde si sarebbe dovuta dimettere dopo quella frase che, in un secondo, ha vaporizzato decine di miliardi di risparmi degli italiani. E si dovrebbe dimettere anche chi non l' ha obbligata ad andarsene».

La Von der Leyen ha autorizzato l' Italia a sforare i parametri Ue...
«L' avrà detto perché così può sforare anche la Francia. Se penso che la Cina spedisce mascherine per l' Italia e Francia e Germania le requisiscono per le loro emergenze, mi è chiaro come l' Europa non esista».

Stanno cadendo molti falsi miti della sinistra...
«Per esempio che l' immigrazione non si può fermare o che non ci devono essere muri. Ma se la Libia chiude i porti e la Germania serra le frontiere... E poi le regole economiche della Ue: le aziende sono fallite e centinaia di imprenditori italiani si sono suicidati a causa dell' austerità imposta da Bruxelles, un dogma che il coronavirus ha fatto saltare in dieci minuti».

Come si sta comportando il nostro governo?
«I conti li faremo alla fine, è il momento della collaborazione. Se posso fare un appunto, mi sembra che si tentenni troppo, come dimostrano questi Consigli dei ministri notturni. La situazione è grave ma le informazioni e le medicine vengono distribuite con il contagocce e questo non aiuta i cittadini a capire come comportarsi né le imprese a prendere decisioni. Oggi c' è una scadenza fiscale importante ma chi deve onorarla è andato a letto stanotte senza sapere se slitta o se deve pagarla. Non è normale né rispettoso».

Come giudica il decreto del governo?
«Una settimana fa avevo chiesto 50 miliardi di aiuto a sostegno dell' economia ed ero stato preso per pazzo. Ora il governo ha capito che la situazione è drammatica. Il punto è che non basta slittare le scadenze fiscali di un mese, certe tributi andrebbero cancellati».

E come si fa?
«Io guardo già alla ripresa e le assicuro che l' unico modo per far ripartire il Paese sarà la flat tax. Taglio fiscale drastico o resteremo in coma per sempre».

Al governo ci sentono?
«Ho chiesto di abolire la tassa sulla plastica, che ci costerebbe 20mila posti di lavoro che non possiamo assolutamente permetterci. Vediamo, per ora l' hanno mantenuta. Anche la sospensione del pagamento Iva, sacrosanta, mi delude. Inizialmente era solo di 15 giorni, ma il dramma economico durerà per tutto il 2020».

Lei vorrebbe che il governo stringesse ulteriormente le viti e imponesse più chiusure, perché?
«Perché è la ricetta cinese, che si sta rivelando vincente.
Io sto spendendo la mia credibilità per convincere gli imprenditori a chiudere, ma deve essere chiaro che nessuno può perdere soldi. Chi chiude lo fa nell' interesse di tutti e gli va riconosciuto pure economicamente».

Quando tornerà la normalità?
«Questa è una domanda per i medici. Io posso dire che giovedì prossimo è la festa del papà, San Giuseppe, patrono dei lavoratori. Ci inventeremo qualcosa per festeggiarla tutti insieme».

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