capture 211 18032020 164048La Lombardia è la prima vittima dell’emergenza coronavirus che sta flagellando l’Italia. Attilio Fontana ha riportato un vero e proprio bollettino di

guerra, e ha anche raffreddato la polemica con la Protezione Civile commentate anche da Angelo Borrelli durante il bollettino di oggi. La Regione ha ricevuto forniture di mascherine inadatte a proteggere il personale sanitario, innescando attacchi verso Roma.

Il governatore Fontana ha inoltre deciso di nominare Guido Bertolaso consulente personale per la realizzazione di un mega ospedale alla Fiera di Milano. Il progetto era già stato fermato poiché la Protezione Civile non può fornire il necessario equipaggiamento medico e il personale per coprire la struttura.

 

Bertolaso nominato consulente di Attilio Fontana

La Regione Lombardia in un comunicato dà la notizia della nomina dell’ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso a consulente speciale. L’obiettivo è la “realizzazione del progetto riguardante la costruzione di un ospedale dedicato ai pazienti Covid presso le strutture messe a disposizione della Fondazione Fiera di Milano al Portello“.

Bertolaso ha accettato la nomina: “Come potevo non aderire alla richiesta del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il COVIDー19 se la mia storia, tutta la mia vita, è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese?“, ha twittato.

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Fontana: “Stiamo facendo dei veri miracoli”

Fontana durante la conferenza stampa di questa sera ha chiarito come intenda procedere con la costruzione del mega ospedale. Non c’è “nessuna polemica“, assicura, “In questo momento non siamo in possesso degli strumenti che servono per rendere operativa questa sede. Noi, con la Fondazione Fiera, abbiamo garantito la struttura, ma nessuno è in grado di fornirci né medici né ventilatori. Nonostante ciò non abbiamo intenzione di
abbandonare questa. Abbiamo anche lanciato una call internazionale, contattato il Governo tedesco e non ci fermeremo qui
“.

Sulla gestione dell’emergenza, particolarmente preoccupante in Lombardia, il governatore rassicura: “Stiamo facendo dei veri miracoli e e aver recuperato ogni giorno posti di Terapia Intensiva ha davvero dell’incredibile“.

I numeri del contagio in Lombardia

La preoccupazione è giustificata dai numeri del contagio del coronavirus in Lombardia, resi noti dall’assessore al Welfare Giulio Gallera. “Oggi in Lombardia ci sono 1.100 letti in terapia intensiva, 898 dedicati ai pazienti COVID, 732 dei quali sono ora occupati da pazienti positivi e gli altri sono in attesa del risultato del tampone. Per ora abbiamo trattato 1.064 pazienti, ne abbiamo dimesso il 10% e 145 sono deceduti“, spiega Gallera.

È una corsa contro il tempo, continua: “Stiamo continuando a svuotare gli ospedali con maggiore pressione, e già 91 pazienti sono stati spostati in altri presìdi. Poi 81 persone che stanno meglio sono state trasferite in Rsa. Non so in quale altro Stato europeo sarebbe stato possibile fare una
cosa del genere
“.

Il messaggio del premier Conte

Giuseppe Conte ha pubblicato un post su Facebook in cui ha diffuso un appello all’unità. Il premier ha commentato i vari flash mob che hanno avuto luogo in tutta Italia, anche per ringraziare gli operatori sanitari . “‘O mia bela Madunina’, ‘Napul’è’, ‘Roma Capoccia’, ‘Ciuri Ciuri’. Da Nord a Sud, dalla Sardegna alla Sicilia, da qualche giorno in tanti si affacciano alla finestra o al balcone per cantare l’orgoglio della propria città, della propria terra. E su tutto risuona l’Inno di Mameli, il canto dell’Italia intera“, ha scritto Conte.

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Ognuno di noi, con la propria determinazione, può offrire un prezioso contributo, piccolo o grande che sia, per vincere questa complicata battaglia. Facciamo risuonare ancora il nostro Inno. Possono separarci una porta, un balcone, una strada. Ma niente e nessuno potrà separare i nostri cuori. Uniti ce la faremo“, conclude il premier.

L’invito a non spostarsi

Conte promuove questo “abbraccio collettivo“, dato che le misure consigliate per fermare il contagio sono molto restrittive. Palazzo Chigi ha oggi chiesto “uno sforzo in più da parte di tutti. Anche da parte di chi lavora o studia in un’altra regione diversa dal luogo dove ha la propria famiglia o la residenza: non si sposti“. E come annunciato, oltre alla “riduzione dei treni ordinari a lunga percorrenza, il ministero dei Trasporti ha disposto da stasera il blocco dei treni notturni“.

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