Assistenza poveriLo chiamano welfare non assistenziale. Che tradotto vuol dire: lo Stato (o, meglio, il servizio sociale del Comune) distribuisce un po’ di denaro ai poveri ma in cambio di un “contratto” per farli uscire dal loro stato di difficoltà, magari certificando il ritorno a scuola dei figli di una famiglia difficile oppure facilitando il ritorno al lavoro di un disoccupato cronico o di chi ha avuto la sventura di perdere il posto dopo i 55 anni. E’ questa la scommessa della legge delega sulla povertà che il...

dall'articolo di Diodato Pirone per ilmessaggero.it

Commenti   

0 #1 AnnaCantieri 2017-03-07 10:10
MA NON SONO TROPPI 400 euro al mese? i soldi ci servono per dare 1.200 euro ai CLANDESTINI tramite le COOP Rosse....
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