capture 255 19032020 192451Paolo Franchi si definisce "disgustato" dall'atteggiamento di Giorgio Gori. Il regista, in un lungo post su Facebook, racconta quanto accadeva il 26 febbraio con tanto di foto. "Giorgio Gori - scrive - il 26 febbraio invitava i bergamaschi a uscire, fare shopping, a mangiare la pizza con la moglie soubrette quando l'ospedale di Alzano Lombardo era in tilt e i medici di Bergamo gridavano l'allarme e dicevano che sarebbe successo un disastro. Superficialità, vacuità, irresponsabilità, incapacità. Per l'economia questo e altro". Guardando al post sul profilo di Franchi si vede anche la foto condivisa dal sindaco di Bergamo, quella che lo ritrae assieme a Cristina Parodi. La stessa in cui si legge: "Bergamo non ti fermare! Questi giorni ci hanno messo a dura prova. Le notizie sulla diffusione del virus e le prescrizioni che a partire da domenica hanno limitato tanti aspetti della nostra vita hanno generato un clima di preoccupazione che è andato molto aldilà del necessario. È come se il nostro spirito attivo e positivo fosse improvvisamente spento e intimidito. La città sembra sospesa". E ancora: "Io credo sia giusto seguire le indicazioni, ma al tempo stesso dobbiamo andare avanti con intelligenza e buon senso, senza allarmismi.

Sono convinto che un virus non fermerà Bergamo, né oggi né in futuro, e noi che amiamo questa città dobbiamo ridarle presto coraggio e vivacità. Con questo spirito stasera ho proposto a mia moglie Cristina di venire a cena da Mimmo (un classico per noi bergamaschi): per passare una bella sera insieme e dare un piccolo segnale: per dire a noi stessi, e per dire a tutti, FORZA BERGAMO!". Un post che stride con la terribile immagine che gira da giorni: quella in cui si vedono decine di mezzi militari che trasportano 65 bare di deceduti a causa del Covid-19. 

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