capture 284 20032020 211906Luca Zaia prende provvedimenti estremi pur di arginare il numero di contagi in Veneto. Il presidente della Regione ha già firmato un'ordinanza che dispone la chiusura dei negozi nei festivi e che chiude parchi e giardini pubblici. "A me spiace firmare queste restrizioni, ma i dati ci fanno preoccupare", ha detto a discapito di quanto previsto dal governo. Giuseppe Conte e giallo-rossi hanno preso tempo: la stretta sugli orari di supermercati e negozi, sport all’aperto e scuole non è ancora stata decisa e, di conseguenza, ufficializzata. Una decisione, quella del Veneto, che non ha visto il sostegno di Matteo Renzi che si è pronunciato così su Twitter: "Invito coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi. Aiutiamoci tutti e insieme ce la faremo".

La nuova ordinanza di Zaia, valida per ora fino al 3 aprile, "chiude parchi e giardini pubblici all’aperto". E ancora: "L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi nei centri urbani è soggetto alle limitazioni per le motivazioni ammesse dal Dpcm e con l’autodichiarazione. Per uscite legate a spesa o a bisogni degli animali la persona è obbligata a non superare i 200 metri dall’abitazione, con obbligo di controllo. Chiusi i negozi di generi alimentari nei giorni festivi".

 

Le accuse alla decisione di Zaia arrivano però anche dallo stesso fronte, o quasi. Giulio Gallera si è definito contrario all'ordinanza. Secondo l'assessore al Welfare della Lombardia ridurre gli orari del supermercati sarebbe "un grave errore". "Io li lascerei aperti sempre. Non c'è un'emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18", ha concluso in diretta a L'Aria Che Tira.

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