“Ci vuole responsabilità e rispetto della vita”. L’appello di Stefano Bertacco, senatore di Fratelli d’Italia, malato di cancro, è di quelli che scuotono. Duro e drammatico. Ascoltatelo bene, voi che state in casa malvolentieri. Che smaniate per uscir fuori. Voi che cercate qualsivoglia scusa per fare un giretto sotto casa. O per mettervi in fila al supermercato seppur la dispensa è piena. Ma, ascoltatelo anzitutto voi menefreghisti ignavi. Voi che il virus è solo quello degli altri. Che vi sentite così sicuri e così forti perché solo agli altri può accadere. Ascoltatelo, Stefano Bertacco, che ha il cancro ma non esce di casa. Neanche per una boccata d’aria che potrebbe essere l’ultima. Non vi fa sconti, non vi blandisce né vi vuol impietosire. Vuol responsabilizzarci tutti. Dice solo una verità semplice semplice. Dice Bertacco che senza comportamenti adeguati, nella sua Verona e in tutta Italia, non se ne esce. Che la strafottenza accresce sofferenze e lutti. Dice a noi tutti che bisogna restarsene in casa per non far propagare il virus. Che altrimenti si moltiplicherà. È un appello al futuro fatto da un uomo che sa di avercelo limitato. Ascoltatelo. E meditate.

 

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