capture 381 25032020 112847Calano ancora i contagi in Italia, ma aumenta il numero dei decessi. I dati sono quelli che come di consueto fornisce la Protezione civile nel bollettino serale. I positivi sono aumentati di 3612 unità. Ieri erano 3780. Assistiamo dunque per il terzo giorno consecutivo a una lieve contrazione del contagio. Purtroppo aumentano i decessi, che oggi sono 743 mentre nel precedente bollettino erano 601. I guariti sono invece quasi raddoppiati: sono 894 contro i 408 del giorno precedente.

Borrelli chiarisce sul numero dei positivi

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in una intervista aveva parlato di un numero di positivi molto maggiore di quello comunicato giornalmente in conferenza stampa.  E rispondendo a una domanda, ha spiegato che si riferiva empiricamente ai positivi asintomatici per i quali non è previsto il tampone.

 

La situazione in Lombardia

Torna a salire il numero delle vittime per coronavirus in Lombardia: sono 402 i nuovi decessi per un totale di 4.178, dopo due giorni di dati in calo rispetto al picco di 546 morti registrato sabato. Domenica erano stati 361, lunedì 320. Il numero dei contagiati supera quota 30.000: con 1.942 casi in più i positivi in regione sono 30.703. Nella giornata di ieri il numero dei contagiati era stato di 1555. In calo il dato dei positivi a Bergamo e Milano.

Per quanto riguarda la Lombardia l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato una delibera che “prevede un monitoraggio clinico anche degli operatori sanitari”.  “Prima del turno di lavoro – spiega – sarà rilevata la temperatura corporea e qualora questa superi i 37,5 verrà richiesto il tampone naso-faringeo per ricerca di Sars-CoV-2 e l’allontanamento dal luogo di lavoro con sospensione dell’attività lavorativa”. Anche per gli operatori sanitari “è prevista la possibilità di usufruire di strutture ricettive messe a disposizione dalla Regione, qualora non potessero effettuare l’autoisolamento al proprio domicilio”.

Locatelli (Iss): le misure dureranno fino al 3 aprile

Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, nel punto stampa quotidiano dalla Protezione civile, a Roma, si è soffermato sul decreto che contiene le nuove misure di contenimento. “Su qualche organo di informazione – ha detto – è apparsa una notizia che fa interpretare la possibilità che le misure di contenimento siano prolungate già di default alla fine di luglio. Assolutamente no: voglio dire a chiarissime lettere che la durata delle misure di contenimento mirate alle attività lavorative non essenziali e sociali è fino al 3 di aprile e nei giorni immediatamente precedenti verranno prese decisioni sul prolungamento o meno, in funzione dell’evoluzione epidemiologica”.

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