capture 448 28032020 121739Gruppi Facebook, messaggi audio su Messenger e Whatsapp. Centinaia di utenti che dicono di "essere ridotti alla fame" hanno avviato i contatti per programmare alcuni blitz. "Mettete cose imbottite e attenti ai manganelli. E' buono che chiedono pietà? Butta sangue e muori..."“

Ragazzi, vi dico una cosa: mettetevi cose imbottite addosso perché le bastonate sono enormi perché con il manganello sti figli di… non babbiano. E’ buono che ti dicono ‘pietà’, butta il sangue e muori pezzo di m...”. E’ il contenuto di uno dei tanti messaggi audio che girano su alcuni gruppi privati di Facebook dei quali fanno parte numerosi palermitani che, affamati dalla disperate condizioni economiche in cui stanno piombando molte famiglie italiane, rischiano di trasformare la città in una pentola a pressione pronta a esplodere.

Due giorni fa è stato creato su Facebook il gruppo “Rivoluzione nazionale” di cui farebbero parte centinaia di palermitani. “Ama a scinniri ne piazzi, tutti”. “Io sono pronto a fare la guerra”. “Maschere e mezza verso i palazzi dei proprio comuni. Buttate tutti fuori ma non toccate o rubate nulla”. “Con 40 euro mazze e maschere si trovano, ne abbiamo le pa… piene”. Questo il tenore dei messaggi dei partecipanti del gruppo che promettono, tra slogan e audio, di mettere a ferro e fuoco la città per garantire “il pane per le proprie famiglie”.

 

Già da questa mattina le forze dell’ordine hanno iniziato a presidiare gli ingressi dei centri commerciali Conca d’oro, Forum e La Torre nella speranza di scoraggiare nuove iniziative come quella di ieri al Lidl. O come quella di tanti “padri di famiglia” ridotti alla fame, magari senza lavoro o fermi a causa del Coronavirus, che potrebbero scatenare il caos in città.

Un primo caso si è verificato già ieri pomeriggio al supermercato Lidl di viale Regione Siciliana dove le forze dell’ordine sono intervenute con decine di uomini e mezzi per riportare la calma. Come confermato dall’ufficio stampa della catena tedesca una quindicina di famiglie avrebbe cercato di fare la spesa senza pagare. Avrebbero riempito i carrelli e poi si sarebbero diretti verso le uscite senza passare dalle casse. Dopo ore di trattative e accertamenti la situazione è tornata alla normalità. Quello di ieri rischia però di essere solo un primo episodio.

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