capture 518 30032020 172335Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sentito l’esigenza di far sapere ai cittadini che lo Stato c’è e che nessuno verrà lasciato indietro. In effetti sembrava proprio che lo Stato non ci fosse e che molti milioni di italiani non avessero da mangiare. Ma evidentemente i giornali e anche i social stavolta hanno fatto bene a insistere sull’emergenza alimentare di milioni di famiglie, e il governo si è svegliato. Per ora solo a parole, vedremo se a queste seguiranno i fatti.

Conte: buoni-spesa per chi ha bisogno

In grandissimo ritardo Conte ha annunciato i primi provvedimenti che ovviamente impiegheranno giorni per essere attuati. “Ci sono tante persone che hanno una sofferenza psicologia ma c’è anche tanta sofferenza materiale di chi ha difficoltà ad acquistare genere alimentari e medicine. Per questo abbiamo preparato un provvedimento di grande urgenza e di grande impatto nel quale coinvolgiamo i Comuni. I sindaci sono le nostre sentinelle”, esordito Conte. “Ho appena firmato un Dpcm che dispone la somma di 4,3 mld” del “fondo di solidarietà comunale. Lo facciamo in anticipo rispetto alla scadenza di maggio”.

 

I soldi andranno direttamente ai comuni

Questi soldi, a quanto pare, saranno erogati direttamente agli ottomila comuni italiani, i quali li potranno dare alle famiglie bisognose sotto forma di buoni-spesa o anche di derrate alimentari. Conte ha anche invitato la grande distribuzione a praticare uno sconto del 5 – meglio se del 10 – per cento a coloro che effettueranno acquisti presso di loro con questi buoni-spesa. Conte annuncia anche “un’ordinanza della Protezione civile per 400 milioni ulteriori che destiniamo ai comuni con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno soldi per fare la spesa”.

Conte, “Sarò intransigente”: e allora lo sia con l’Inps

E aggiunge anche, conoscendo i mali italiani: “Stiamo facendo di tutto perchè i tempi ordinari della burocrazia siano dimezzati o addirittura azzerati, io sono intransigente”. Non troppo, se pensiamo che l’Inps appena ieri ha rimandato indietro le domande delle aziende per la cassa integrazione sostenendo che non aveva i moduli e di riprovarci tra un piao di settimane. Sarà bene che Conte smuova anche l’Inps.

Forse Conte non conosce l’Inps, perché ha detto: “Il ministro Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione nella condizione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”. Il governo starebbe predisponendo un meccanismo per cui “con un pin sul cellulare sarà possibile ricevere subito la somma”.

A noi ci hanno aiutato Russia, Cina e Cuba, non la Ue

Infine, Conte dimostra di illudersi ancora riguardo all’Europa, perché forse non si è accorto che finora ad aiutare l’Italia sono stati Russia, Cina e Cuba. “L’Europa deve dimostrare di essere all’altezza della chiamata della storia”. Ha detto infatti Conte in conferenza stampa. “Mi batterò fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo grammo di energia per ottenere una risposta europea forte, rigorosa e concreta”. Buona fortuna.

di Antonio Pannullo per www.secoloditalia.it