capture 056 06042020 161635"Questa versione del mondo vuota sta iniziando a terrorizzarmi". Parole e musica di Francesca Verdini, fidanzata di Matteo Salvini, aggredita per essere andata a fare la spesa. A Roma, un uomo le ha gridato contro perché si trovava per strada per andare ad acquistare del cibo. Racconta quanto le è accaduto su Instagram: "Sono scesa a fare la spesa, (c'è un sole bellissimo) e ho deciso, per vedere se la chiesa qui accanto ha lasciato rametti di ulivi benedetti, di prevedere una strada diversa, piccolina piccolina, stretta stretta, in discesa - rivela Francesca -. Mentre la percorro, vedo un uomo che suona ripetutamente a un campanello e guarda verso qualche finestra, proseguo. Quando siamo vicini, mentre ci incrociamo, mi accorgo che ha smesso di suonare e che si è girato a guardarmi. Non so perché ho un secondo di paura. Abbasso gli occhi e proseguo. Mi grida qualcosa. Proseguo. Grida più forte con tono arrabbiato, ma non lo capisco. Però mi fermo. Siamo solo io e lui. Prego? Urla ancora più forte e molto arrabbiato, ancora non capisco, ma intuisco che mi chiede soldi, perché mi sventola sguaiatamente un bicchiere e delle sue parole distinguo chiaramente un euro, un euro".

Francesca Verdini spiega che in tasca aveva soltanto la carta di credito e che inizia ad avere paura. "Scusami, non ho niente", risponde. E prosegue. "Riparto accelerando, ma la strada è lunga e stretta. Lui prende a urlare furiosamente, come un matto, un urlo profondo stracolmo di rabbia. Fa sicuramente passi nella mia direzione. Ho abbastanza paura per non capire per più di qualche secondo che cosa fare". E ancora: "Ho continuato ad accelerare il passo - racconta ancora la figlia di Denis Verdini -. ma la voce era sempre troppo vicina. Non so quando, ho iniziato a correre. E finalmente la voce si è fatta mano a mano sempre più lontana. Per tutto il tragitto ho guardato terrazze, finestre, ho sperato di incrociare persone. Fino a casa, arrivata ho fatto le scale così velocemente che mi è sembrato di non averle neanche fatte. Ho chiuso la porta e sono corsa alla finestra, ho continuato a cercare persone affacciate".

 

Insomma, un grande spavento per Francesca Verdini, che prosegue: "Non è successo niente, e forse non era neanche pericoloso, ma solo arrabbiato. Ma ho avuto paura, e all'improvviso ho realizzato perché è tanto importante vedere i nostri vicini che cantano e salutano. Perché abbiamo bisogno di speranza. In tutte le sue forme. Ma in qualsiasi forma la vediamo, la speranza è umana e si trova solo attraverso le persone. È sempre così ovvio, ma sempre così poco evidente. Nessuno si salva da solo. Neanche quel signore arrabbiato", ha concluso.

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