capture 076 07042020 115722La chiamano la "Rivolta delle Bandiere": decine di amministratori e politici, dal Consiglio regionale dell'Abruzzo e della Liguria, al Comune di Grosseto, fino ai paesi di Castiglion Fiorentino e Cadoneghe, in tanti hanno emulato l'ormai famoso "atto di ribellione istituzionale" messo in pratica lunedì dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli che, in un video estemporaneo ed autoprodotto, ha sostituito la bandiera europea del suo studio con quella italiana. Secondo la portavoce Sabrina Fantauzzi «il video ha registrato oltre 1 milione e 300 mila visualizzazioni dirette, 500 mila retweet, 350mila commenti, migliaia di messaggi privati. Con le visualizzazioni su Facebook, Youtube, Instagram e il rilancio sulla pagina di Giorgia Meloni, si presume il raggiungimento di 5 milioni di persone».

«Mi aspettavo clamore - spiega Rampelli - non questo tsunami di antieuropeismo, trasversale agli schieramenti politici. Anche gli elettori di sinistra sono allergici a Bruxelles. L'Unione ormai è percepita come nemica: ci stringe la borsa agitando come uno scalpo il nostro debito pubblico. Ma non è economicamente giusto valutare questo parametro senza considerare che il nostro debito è largamente coperto dal risparmio privato degli italiani».

 

AI TEMPI DI PRODI
Ma la faccenda non è destinata a rimanere un atto dimostrativo: Fratelli d'Italia depositerà nei prossimi giorni una proposta di legge - che vi presentiamo in esclusiva - per eliminare l'obbligo di issare la bandiera blu-stellata accanto al Tricolore. L'uso era stato imposto dalla legge del 5 febbraio 1998 su proposta dell'Ulivo, ai tempi di Romano Prodi Presidente del Consiglio e riguarda palazzi del governo, ministeri, consigli regionali, provinciali, comunali, università e scuole.

Perfino durante le elezioni nazionali bisogna esporre la bandiera dell'Ue. Quest'obbligo, però è solamente italiano, escludendo i francesi che, solo nel 2019, hanno previsto qualcosa del genere per le scuole, un adempimento - pare - spesso disatteso. Secondo Rampelli, promotore della proposta, la legge voluta dalla sinistra non risulta giustificata né dalla storia, né dal simbolismo identitario, né dal sentimento condiviso degli italiani; per questi motivi, la bandiera blu-stellata non può legittimamente rivendicare pari dignità e considerazione rispetto al Tricolore.

«La nostra proposta di legge - prosegue l'esponente FdI - era pronta fin dal 2018, poi era stata messa nel cassetto sia per gli attentati di Strasburgo, sia per capire in quale direzione andasse l'Unione con il nuovo Commissario e il nuovo Presidente della Bce. Ma le aperture della von der Leyen non mi soddisfano».

RISORGIMENTO
 Come già ricordavamo, il tricolore italiano è vecchio di ben 223 anni ed è costato la vita di 1 milione e mezzo di Italiani, caduti nel Risorgimento e nelle due guerre mondiali. Al contrario, la bandiera europea ha solo 35 anni ed è il simbolo di una costruzione tecnico-finanziaria disposta da un gruppo di politici e di burocrati. Per molti oggi è indubbiamente divenuta un simbolo divisivo. Dopotutto, mentre tanti italiani dichiarano - in fin dei conti legittimamente - di avere posizioni idee antieuropeiste, nessun concittadino, ad oggi, ha mai portato avanti istanze "antitaliane". Beh, almeno non dichiaratamente.

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