capture 003 07042020 171548Il mondo col fiato sospeso per Boris Johnson, grave e in terapia intensiva all'ospedale St Thomas di Londra. Un ricovero avvenuto domenica sera, quasi a ridosso del discorso della Regina Elisabetta. Si era parlato di controlli di routine, lui stesso lunedì mattina aveva twittato dal letto d'ospedale. Poi le notizie dalla Russia: "È attaccato a un ventilatore". Dunque le smentite di rito. Poi la tragica conferma: è in terapia intensiva, la situazione è precipitata. E in queste ore, dal Regno Unito, trapelano informazioni da ambienti medici di alto livello: si ritiene che BoJo in un primo momento sia stato sottoposto a una radiografia al torace, o a una Tac, per verificare lo stato dei suoi polmoni. E proprio mentre venivano monitorate le condizioni cardiache, il livello di ossigeno nel sangue e quello dei globuli bianchi e degli altri organi vitali, la situazione sarebbe precipitata. Insomma, una versione parzialmente vera, quella fornita inizialmente da Downing Street. E poi la fortuna di trovarsi in ospedale proprio mentre tutto capitolava. Le cose sono davvero andate così?

 

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