Sarebbero circa un'ottantina i migranti arrivati a Lampedusa in questo martedì mattina, la notizia è stata data dal sindaco Totò Martello: "Il governo si svegli"

capture 276 28042020 193222Un nuovo sbarco ha caratterizzato la mattinata di Lampedusa, isola dove è sempre molto forte la tensione sul fronte migratorio. Il locale hotspot è pieno, al suo interno ci sono già diversi migranti che stanno svolgendo il loro periodo di quarantena e la struttura non può più accogliere nessuno.

Per questo il sindaco Totò Martello, assieme al collega di Pozzallo Roberto Ammatuna, aveva già lanciato un appello al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. E proprio mentre il primo cittadino dell’isola stava cercando di spiegare la situazione anche alla stampa, ecco che è arrivato un nuovo sbarco.

Così come riportato dall’Agi, mentre Martello era a telefono con un giornalista dell’agenzia ha raccontato in diretta quanto stava notando: “Ecco, entrano in questo momento su una barca – ha dichiarato il sindaco, trasformatosi per l’occasione in telecronista – Sono arrivati da soli, in autonomia. Sono nel molo Favarolo, guardati a vista dalle forze dell'ordine. Non li hanno neppure contati, saranno un'ottantina”.

Ottanta migranti giunti quindi con una propria imbarcazione, partiti probabilmente dalla Tunisia oppure dalla Libia. Per Lampedusa, specialmente in tempi di coronavirus, tutto questo vorrebbe significare un ennesimo salasso: non ci sono posti nella struttura di accoglienza, i migranti sono quindi stati lasciati, sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine, sul molo Favarolo.

 

Ci sarà da capire dove andranno ed in quale comune della Sicilia verranno fatti in un primo tempo alloggiare. E così l’emergenza potrebbe non riguardare soltanto Lampedusa, bensì l’intera regione siciliana. Come del resto già accaduto nei giorni scorsi, quando diversi migranti sono stati sistemati in alcuni ex hotel od in alcune strutture alberghiere tra l’ira dei sindaci.

Il problema riguarda soprattutto il fatto che le persone approdate devono essere ospitate in edifici in grado di far garantire le distanze sociali: “Anche i migranti sono tenuti a rispettare le norme sul distanziamento anti coronavirus”, ha precisato nei giorni scorsi lo stesso ministro dell’interno Luciana Lamorgese. E trovare strutture adeguate all’attuale emergenza legata all’epidemia, è molto difficile e potrebbe rischiare di generare non poche tensioni sociali. A Lampedusa, così come in Sicilia.

A tal proposito, era stato lo stesso sindaco Martello a proporre l’approdo di una nave dell’accoglienza, da sistemare in uno dei porti siciliani, in grado di accogliere i migranti sbarcati. Dal governo si parlava di un imminente arrivo di un’unita navale, che però ancora non si è vista: “Da tempo la chiediamo – ha tuonato il primo cittadino di Lampedusa – ma finora non abbiamo nessuna notizia concreta”.

E intanto si continua a sbarcare: le belle giornata di primavera attuali, potrebbero favorire altri sbarchi come quello di poche ore fa, con una situazione che si potrebbe fare di gran lunga ancora più problematica.

di Mauro Indelicato per www.ilgiornale.it