Il L@p Asilo: tamponi e screening sanitari su larga scala e un reddito di quarantena per tutti

"Piano Marshall per l'Italia, ripensare un nuovo modello di sviluppo, sostegno alle fasce deboli per impedire che paghino i costi di questa emergenza. Scopriamo con stupore e piacere che il Coronavirus è riuscito a "trasformare" gli esponenti dei partiti maggiormente neoliberisti del paese come Forza Italia in keynesiani della prima ora che ora vogliono farsi portavoce degli interessi delle fasce più deboli".
Comincia così la nota del L@ap Asilo 31 che risponde alla senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo.

"Apprezziamo - prosegue - che finalmente i più strenui sostenitori di politiche di privatizzazione dei servizi, i fautori della regionalizzazione della sanità, i fautori delle politiche economiche degli ultimi 30 anni contro le fasce deboli, sconfessino nei fatti quello che hanno sostenuto e fatto in tanti anni di carriera politica.
L'emergenza del Coronavirus e il rischio di diffusione del contagio che sta richiedendo e richiederà uno sforzo enorme teso al contenimento non dipende dal suo tasso di mortalità molto basso, piuttosto dalla carenza di strutture sanitarie adeguate soprattutto al sud del paese.

L'allarmismo generalizzato, molto spesso diffuso inconsapevolmente e involontariamente anche dagli stessi governi territoriali che provano a sostituirsi al Governo centrale, nasce dalla paura e dalla consapevolezza che una diffusione del contagio nella nostra regione con le proporzioni della Lombardia porterebbe al collasso immediato del nostro sistema sanitario.

 

Perchè? 
L'emergenza sta portando tanta paura ma non di certo può annullare la memoria dei cittadini.
Chi ha perpetrato la regionalizzazione del sistema sanitario nazionale, chi ha adottato le politiche di austerity che hanno determinato tagli di miliardi alla sanità pubblica, chi ha sostenuto il finanziamento pubblico al sistema sanitario privato, chi ci ha raccontato per 30 anni la necessità di privatizzare tutto perché il privato è migliore, chi ci ha raccontato le balle sulla capacità del mercato di autoregolarsi senza l'intervento statale, chi ha governato questo paese, le regioni negli ultimi 40 anni perpetrando politiche sistematiche contro le fasce deboli, contro le piccole imprese, contro i lavoratori dipendenti ed autonomi?

Le persone che in questi 30 anni hanno calcato la scena politica nazionale, sostenendo partiti di governo, sostenendo e presentandosi come gli strenui sostenitori delle politiche neoliberiste se veramente si considerano politici con la P maiuscola dovrebbero avere lo stile e l'umiltà di chiedere scusa e non di ergersi solo adesso a paladini delle fasce deboli.

Oggi con enorme senso di responsabilità ci chiudiamo in casa per combattere il virus pagando anche e ancora le conseguenze di scelte politiche ed economiche scellerate perpetrate da una classe politica che ha fallito come sta fallendo il "loro" sistema economico e il modello di sviluppo che tanto hanno difeso e che adesso crolla sotto i nostri occhi.
Questa emergenza dovrà un essere un'occasione per costruire un modello di sviluppo fondato sui diritti fondamentali della persona e non sui profitti dei mercati.

A differenza della Gran Bretagna che ha scelto la difesa del mercato, dell'economia e del profitto il nostro paese oggi può fare la scelta della difesa della salute come diritto universale salute, intesa anche come garanzia di esistenza dignitosa.
Le politiche di contenimento saranno parziali ed inefficaci se non si comincerà a fare campioni su larga scala per avere maggiore contezza del fenomeno del contagio e poter intervenire con l'isolamento in maniera efficace.

Bisognerà poter requisire le cliniche private e le strutture private per isolare i contagiati ed infine va riconosciuto un reddito di quarantena per tutte e tutti e non aiutare soltanto alcune categorie come hanno fatto con l'ultimo decreto.  Bisogna sostenere tutti per non lasciare più nessuno indietro soprattutto le categorie che non hanno alcuno strumento per difendersi come ad esempio lavoratori autonomi e possessori di partita IVA. Un nuovo modello di sviluppo potrà crearsi a partire dalla consapevolezza che il benessere di ogni singolo dipende dal benessere della collettività, uscendo dall'egoismo sociale che ci hanno imposto in questi ultimi 30-40 anni e  ripartire dalla grande solidarietà e dai legami sociali ancora vivi tra le persone.

Lanciamo e diffondiamo una campagna per tamponi e screening sanitari su larga scala e per un reddito di quarantena per tutti, usiamo i balconi per diffondere i nostri messaggi provando a rompere la gabbia della psicosi e dello sconforto".

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