capture 301 30042020 102754Il partito di Matteo Salvini decide di presidiare Camera e Senato "finché non saranno ripristinate tutte le libertà"

La Lega occupa il Parlamento per protesta contro il governo di Giuseppe Conte che non dà certezza sulla ripresa dal lokdown in questa emergenza causata dal coronavirus. "Restiamo a oltranza in Parlamento, che è il nostro luogo di lavoro, finché non ci saranno risposte per tutti i cittadini. Madri, padri, imprenditori, commercianti, lavoratori non sanno cosa fare, non hanno certezze, non sanno se possono riaprire i loro negozi, non sanno quando i figli torneranno a scuola". Con queste parole la Lega di Matteo Salvini spiega la sua iniziativa in corso a Palazzo Madama e a Montecitorio, sottolineando come "è ora che si torni a essere una democrazia compiuta".

"Non rallenteremo, né impediremo il regolare svolgimento dei lavori programmati - spiegano dal partito di Matteo Salvini - porteremo nelle aule, dove resteremo anche quando la seduta è conclusa, le voci dei lavoratori, di chi soffre, dei disabili, di chi è più fragile. Rimarremo - fanno sapere - finché il governo non darà risposte chiare, tempi certi anche a nome dei sindaci e degli amministratori locali sul ripristino di tutte le libertà, nella piena tutela della salute e con indicazioni a livello nazionale. Servono certezze sulle regole sanitarie per poter ripartire in sicurezza, tempi certi per la cassa integrazione di chi non sta lavorando e soldi veri per autonomi e imprenditori". "Siamo e rimarremo in aula anche per ribadire l’importanza della certezza della pena e l’indignazione degli italiani per la scarcerazione di decine di mafiosi ergastolani assassini. È ora che finalmente ciascuno si assuma le proprie responsabilità, che sia coinvolto di nuovo il Parlamento nelle decisioni che riguardano la vita, i diritti e le libertà di ognuno di noi. È ora che si torni a essere una democrazia compiuta", concludono i leghisti, i quali si appellano alle altre forze del centrodestra affinché supportino questa iniziativa.

 

Ma l'invito non viene raccolto dall'alleato di Fratelli d'Italia. Dal partito di Giorgia Meloni filtra cautela  sulla mossa della Lega di "presidiare" il Parlamento, in una sorta di occupazione finalizzata al pressing per sbloccare l’impasse economica. Fonti di Fratelli d’Italia spiegano all’AdnKronos, come emerga "sorpresa, visto anche che da tempo il partito di Giorgia Meloni, chiede l’operatività piena delle Camere e dei suoi organismi". "Da tempo sollecitiamo un funzionamento a pieno organico di Montecitorio e Palazzo Madama". Inoltre, le stesse fonti sottolineano come la mossa di Matteo Salvini "non sia stata condivisa con il partito di Fratelli d’Italia".

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