capture 069 08052020 111419Recentemente ho letto che "Il Terzo Settore ci guadagna dai migranti". Questo è vero- in misura economica irrisoria- come è vero che un medico o uno psicologo ci guadagnano dai pazienti, un politico (molto di più) dal "popolo", e così via.

Ma siccome fa parte di una campagna di discredito, mi sollecita alcune contro-argomentazioni su verità e falsità sui migranti e su chi ci guadagna, viste da quel Terzo Settore di cui ha tanto ben parlato il Presidente della Repubblica a fine anno.

Gli "immigrati" apportano un valore immenso all'Italia e all'Europa:

  1. Gli "immigrati" producono valore e pagano le tasse. È la prima verità incontestabile. I lavoratori (regolari) stranieri in Italia oggi sono 2,4 milioni, producono 130 miliardi di euro l'anno, pari all'8,9% del nostro PIL, e relative tasse pagate. Sono tra i più attivi ad aprire nuove imprese e assumono giovani italiani spesso con meno voglia e coraggio di loro.

 

  1. Gli "immigrati" pagano le nostre pensioni: è la seconda verità incontestabile. Secondo l'INPS "Gli immigrati sono fondamentali per il mantenimento del sistema previdenziale che, senza di loro, rischia il collasso". Ricordiamo che l'età media italiana è passata dai 30 anni dei primi '60, ai 46 di oggi. Lans Princhett, professore dell'Università di Harvard ha affermato poco tempo fa che l'Europa ha bisogno di 200 milioni di migranti entro il 2040 per evitare il "suicidio demografico". L'Africa ha un'età media di 19,4 anni.
  1. Gli immigrati non ci tolgono lavoro, ci fanno il lavoro sporco: terza verità incontestabile. La Germania ha approvato nel Dicembre 2018 un piano per attrarre più di un milione di immigrati, poiché per Hubertus Heil, Ministro del lavoro, ci sono 1,2 milioni di posti di lavoro che "non" possono essere occupati da cittadini comunitari.
  1. Gli "immigrati" ci rappresentano ormai nello sport e in tanti campi, come in tutti i paesi sviluppati. Quarta piacevole verità.

Quindi, prima conclusione -vera- al "chi ci guadagna dagli immigrati?": Prima, gli italiani e in generale gli europei (Stati, imprenditori, famiglie, pensionati, giovani). Ma come è stata sviata l'attenzione dal "valore" alla "problematicità" dell'immigrazione?

Beh, credo che la campagna di falsificazione della percezione collettiva sviluppatasi in Europa, nell' UK della Brexit, negli USA, sul tema dei migranti sia una delle più potenti da dopo quelle naziste sulla razza ariana e gli ebrei.

L'aggancio con la difesa identitaria del "maschio bianco sfigato" il trovare "il capro espiatorio", e proporsi come "il salvagente" è stata un'operazione di comunicazione politica tanto efficace quanto malvagia. Ero in UK, nel periodo del voto Brexit (il 23 Giugno mattina precisamente ero a Downing Street nel mezzo della mischia tra i brexiteers stupefatti), e l'argomento che andava in quei giorni era: "I polacchi rubano i nostri posti di lavoro nelle imprese". "Ma dai -dicevo- chi è il colpevole, l'immigrato costretto a farsi sfruttare, o l'imprenditore che lo usa e lo Stato che lo permette...?".

E a Roma-Gotham, il vero problema sono i ROM, o l'incredibile sistema di corruzione? Il problema non è l'immigrazione, è una buona integrazione. Ma senza "dis-integrazione" i populisti non avrebbero argomenti.

Passiamo però dal valore economico al valore umano: gli "immigrati" sono risorse utili (leggi pure utili idioti), o esseri umani pieni e degni di rispetto quanto noi?

Lavoro con molti giovani africani. Mi spiace dirlo ma sono più colti, comunitari, dignitosi, interessanti, della maggior parte degli italiani cafoni che incontro nei bar o sui mezzi di trasporto pubblico, o sui social. Immigrati e rifugiati che non vengono solo a lavorare (per noi), vengono a studiare, a innamorarsi, a convivere, a crearsi una famiglia.

A raccontare le loro storie incredibili (se li ascoltassimo) che potrebbero dare maggior tono e coraggio di sognare ai nostri più giovani, aiutarli ad attraversare il mare della vita. Concludo: chi è allora il vero nemico degli italiani? Primi, gli italiani.

Quegli italiani che tra evasione fiscale, economia sommersa e corruzione, rubano ad altri italiani onesti 255-275 miliardi di euro all'anno, il 18% del nostro PIL.

E questa è l'ultima e incontestabile verità.

di Paolo Ormezzoli per www.huffingtonpost.it